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Semifinali a Parigi. Nadal è pronto per altra maratona di 4 ore. Ma i buongustai tifano Cilic.

I miei pronostici per le semifinali erano questi:

[1] N. Djokovic vs [6] C. Alcaraz
[8] C. Ruud vs [20] M. Cilic

50% prese. Tutta la parte bassa. Sembrava che la parte alta, a prima vista, fosse più facile da pronosticare, ma nel tennis quello che si vede non sempre viene traslato in realtà fattuale.
Considerazione veloce. A Parigi, i giovani fanno flop. L’età media dei semifinalisti è sopra i 29 anni. E Nadal non solo gioca a casa sua, ma gioca dentro un campo di cui conosce perfettamente le misure e gli angoli.

Andiamo a vedere cosa è successo.

Djokovic vs Nadal.

Le percentuali erano 55% vs 45%. Quindi si dava Djokovic appena favorito. In virtù di analisi molto dettagliata sui fattori esterni, quelli che possiamo osservare coi nostri occhi. Si era scritto:” Si sa infine che Nadal venderà cara la pelle su questi campi. Sono il salotto di casa. Probabile salga un po’ rispetto alla partita con FAA. E’ un match che, raccogliendo dei dati veloci sembra pendere dalla parte di Djokovic massimo in 4 set. Però, quello che si vede esternamente, può, nel caso di “outlier” come questi due qui, trarre in inganno. Perché le risorse interne di Nadal sono immense e non quantificabili.”
Il senso dell’articolo era che le variabili esterne quantificabili, non bastano per fare pronostici. Ci sono le mille variabilità dell’animo e noi non possiamo testarle. Troppo complesso.
Quindi, amici miei, nessuna sorpresa nel vedere Nadal (fenomeno) in semifinale. Bravo. Gioca a casa sua. Il fattore casa – campo – è fondamentale qui.
Come avevo accennato, la soluzione fuori controllo di far giocare così tardi una partita di cartello, è scellerata. Ha finito per rompere le palle a varie persone; amici che mi messaggiavano e che la mattina lavorano e sono andati a dormire appena dopo le 24,00 (quando sembrava che Djokovic potesse finire al quinto); in seconda battuta ha finito per danneggiare pesantemente i giocatori (Nadal, aveva ragione per vari motivi a lamentarsi- e per me le tradizioni dei 4 Slam non dovevano essere intaccate – passino i tetti per proteggersi dalla pioggia, ma non sessioni notturne che vanno oltre le 2 di notte). Anche in virtù di un possibile match di semifinale. Tutto fuori fase, quindi.
Andiamo ad analizzare la partita più da vicino. Quello che è successo. Come si poteva prevedere (il giocatore che si sente più debole in questo momento storico– per varie questioni: intensità, potenza, etc – parte forte, per cercare di prendere il largo – è una questione psichica interna a Nadal che è un po’ la regola in generale).
Nadal va su di un set velocemente (Nolevic inebetito), e rischia di prendere il largo anche nel secondo dove si trova 3 a 0.
Djokovic per 1 ora e mezza, “non ha praticamente giocato”. L’altro spingeva su tutto e lui sembrava subire la solita sindrome da contesto (non era così chiaro che andasse così questa volta). Non sei propriamente a casa tua, e il pubblico ti è anche un po’ ostile (lo si era scritto). Non ne ha azzeccata una per 1 ora e 30, tanto da far presagire un 3 set a 0. Ma la realtà fattuale, era che Nadal, come si diceva nell’articolo precedente non era nelle migliori condizioni generali. Dal 3 a 0 in poi nel secondo set, Djokovic, ha un po’ rotto la tensione emotiva, e ha iniziato a giocare con più profondità e con più soluzioni. Nadal, li ha palesato stanchezza. Parecchia (parecchi errori). Nel terzo (che non si è giocato), Djokovic che ha sempre sofferto il contesto a livello emotivo, è tornato a scendere. La fatica mentale per recuperare il secondo gli ha precluso la lotta nel terzo. In quel momento, si pensava che la partita potesse finire al quinto. Nadal palesava comunque difficoltà e non era più quello della prima ora e mezza. Djokovic va sul velluto fino al 5-2 Per poi servire sul 5 a 3 e mandare a vuoto 2 set point. La partita finisce nelle secche di un tie-break che è ormai scritto nella storia.
Quindi, il serbo, pareva favorito dai fattori esterni e di forma elencati nel precedente pezzo, ma la psiche è fondamentale. E’ parso un Djokovic sottotono a livello di consistenza psichica: ha sofferto il contesto ed è entrato nel match fuori tempo. Scomposto e poco vigile. E anche quando ci è entrato, ha continuato ad essere discontinuo. Non ha mai dato la sensazione di prendere il largo nemmeno sul 5-3. I meriti, vanno anche a Nadal. Però, un Nadal, non al massimo delle condizioni riesce, con la volontà, in un contesto che conosce 100 volte più del Serbo a portarla a casa. Fenomeno in questo. Possiamo vedere che anche un fenomeno come Djokovic dal punto di vista mentale, in un contesto particolare possa soffrire le pene dell’inferno. Anche a livello mentale. Il Philippe Chatrier e Nadal sono letali anche per il ‘Goat dei Cervelli’. Fanno sembrare un agnellino, un giocatore che per variabili esterne era più centrato del Nadal attuale. Partita brutta e noiosa comunque. 2 amici, mi hanno scritto :” ma che tennis noioso!”. Purtroppo è così. Troppi errori e troppa tensione hanno rovinato la festa anche ai molti davanti alla Tv.

Alcaraz vs Zverev : qui le percentuali erano Alcaraz 60% – Zverev 40%.
Anche qui, si era scritto su Zverev nel pre-match:” Penso che possa approfittare di qualche passaggio a vuoto di Alcarezza (tipo 3 set col Russo). Potrebbe, servendo bene e usando una posizione avanzata dare qualche fastidio ad Alcaraz.” E ancora:”La partita (riferito a Zverev) però potrebbe cambiare rispetto ai turni precedenti” . Su Alcaraz, si era scritto: “Su Alcaraz 3 su 5 sappiamo poco. Anche lui dovrà imparare a gestire il tempo, i tempi morti, e dosare le energie che in questo caso sono appunto transumane. Però deve stare attento, la troppa esuberanza, può diventare arma a doppio taglio”. Si era aggiunto in altro pezzo:” Se poi ci mettiamo qualche baracconata sua e qualche dichiarazione dove mettono le mani avanti, anticipando già dei piazzamenti e dei risultati prestigiosi per l’età, senza poi avere la giusta esperienza, questo crea pressione. Non facile gestire la pressione dei predestinati a qualcosa di grande”. Alcaraz, è grandissimo e vincerà moltissimo, ma anche per lui ci vorrà del tempo per metabolizzare grandi match 3 su 5.

Nell’ultimo pezzo prima di questo, avevo inserito una foto dove Zverev versava Champagne sulla testa di Alcarezza. Insomma, era metafora per dire che sta partita qui non era così scontata. Anche qui, per quello che si era visto dall’esterno uno poteva fare previsioni dando un po’ favorito Alcaraz, non di molto, ma poi il campo e le emozioni, il gioco, sono altra cosa. Se Zverev serve così, spinge così da fondo e, sta più dentro, è completamente altra persona rispetto a quello che abbiamo visto contro dei giocatori di seconda fascia spagnoli o sudamericani. Quindi non è una grande sorpresa neanche questa. Alla luce di quello che si era visto, sì, lo è, ma la variabilità psichica è grandissima all’interno dello stesso match, figuriamoci da un giorno all’altro. Ultima osservazione doverosa: entrambi i match (Alcaraz – Zverev e Nadal – Djokovic) sarebbero potuti finire al quinto. E’mancato poco. Li, forse, in uno dei due casi poteva cambiare qualcosa. Penso ad Alcaraz.

Cilic vs Rublev davo 55% Cilic e 45% Rublev, sono finiti al quinto e ha vinto Cilic, sperimentando il super tie-break finale. Li, dentro il super taibro lo ha rullato. Il dritto di Cilic è il colpo più facile del torneo. Frulla che è un piacere. A tratti può mandare nel baraccone chiunque anche su questi campi. Se solo avesse più fiducia nelle sue capacità. Era a 3 o 4 Slam. Peccato.

Ruud vs Rune. Davo 55% Ruud e 45% Rune. Ha vinto Ruud faticando un po’. Discreto il divario sulla terra rossa. Fisico e di esperienza. Ruud può dire la sua in queste ultime fasi. Ma Rune verrà fuori col tempo. Gioca bene e ha personalità. Giocatore a tutto campo, un piccolo Re della smorzata. Che su terra è fondamentale. Abbozza anche dei serve & volley e ha una buonissima mano. Piacevole da vedere.

Veniamo al pronostico
[3] A. Zverev – [5] R. Nadal:
Nadal rimane sempre in un contesto a lui favorevole, ma il tedesco visto con Alcaraz gioca un tennis molto pesante quando è on-fire. Serve con molta continuità e col rovescio spacca come e quando vuole. Anche qui, non conosciamo la motivazione di Zverev e la capacità di dare continuità a un gioco molto pesante e solido, quando gioca davvero. A novembre 2021 avevo scritto che nel 2022 Zverev avrebbe potuto vincere qualcosa di importante. Era pronto. Probabile vincerà qualcosa, non so quando e cosa. Prima del ritiro sicuro. Forse, non nel 2022. O forse sì. I numeri ci sono, se tira fuori l’orgoglio – per cui può valere la sua attuale classifica – , e dà continuità al suo gioco mettendo da parte le sue paure, può fare bene. Nadal, sfrutterà casa sua meglio. Se Zverev servirà come spetta a un numero 3 del mondo e giocherà dentro al campo togliendo il tempo alle sbracciate di Nadal col dritto, ci può essere match. Su terra Zverev batte Nadal nel 2021 a Madrid nei quarti. In due set 64 64. L’ultima volta che si sono incontrati su terra, ha vinto Nadal 64 64 nei quarti a Roma 2021. Quindi due incontri ravvicinati, in contesti e condizioni diverse, seppur su terra rossa. La partita contro Nolevic, ha dato qualche spunto, ma mancano delle cose per valutare Nadal. Si sa che la resistenza aerobica c’è, anche se quello che ha speso con Djokovic qualcosa conterà. Djokovic non ha dato al match l’intensità che potrebbe dare il giovane (11 anni di differenza con Nadal) Zverev. Pareva in un dominio continuo di incertezza Nolevic. Se Zverev riesce a tenere l’intensità a 1000 e serve bene può anche batterlo. Però, le rotazioni di Nadal, qui fanno paura soprattutto col dritto. E ancora un discorso diverso da Alcaraz quel lift dell’arrotino. A volte trova parabole imprendibili, altre te lo fa stretto. Riesce sempre a spostarsi bene per colpirlo. Se Zverer è centrato può muovere il gioco sulle diagonali e col rovescio può tenere lontano Nadal. Per poi andare stretto. Anche sulla diagonale dritto di Nadal – rovercio di Zverev, quando in forma, Zverev non cede di 1 millimetro (mi sono rivisto dei vecchi video). Anzi, butta fuori Nadal sulla sinistra per poi andare lungolinea, col rovescio, a campo aperto. Si è vista in molti precedenti questa storia.
Si sa che Nadal non cederà campo tanto facilmente. Sono meravigliato dal fatto che a 36 anni possa andare al quinto con FAA, giocare con Djokovic 4 ore e 10 e poi dover reggere l’intensità di Zverev (almeno 3 ore e mezza). Se sarà lo Zverev che, a tratti, abbiamo visto con Alcaraz, non sarà una passeggiata. Ma siccome con i se e con i ma, non si va da nessuna parte, questo match è altro che si svolgerà in un dominio emotivo. Qui si sta parlando di nuove generazioni che ancora non hanno fatto vedere quanto valgono. Il punto è questo. Zverev saprà tirare fuori le palle e giocare una partita normale, senza paura. Forse si, questa volta. Ma io sono ancora convinto che Nadal qui metta paura (i record paurosi eternati, le rimonte, le piallate da 3 set a 0, le rincorse impossibili fuori dagli out laterali). Se Nadal gioca sotto ritmo e si fa dettare le regole da fondo c’è match. Insieme al fatto che Zverev serva almeno 80% di prime variando molto i tagli. Deve giocare un match di personalità contro pronostico.

E’ un match da 52% Nadal e 48 % Zverev.
Nell’articolo precedente la domanda era particolare :” Tabellone che potrebbe portare a un vincitore inatteso? ” Zverev non sarebbe una sorpresa dopo averlo visto nei quarti.

[8] C. Ruud vs [20] M. Cilic: Cilic a tratti potrebbe spaccare Ruud, che sembra un micro Nadal. Corre come al galoppatoio e rimanda parabole infernali, sia nello scambio che in risposta. Un piccolo inferno giocarci contro. Cilic che ha quasi 34 anni, sta giocando bene, ma sulla lunga distanza con Ruud la vedo un po’ dura. E poi Cilic continua a palesare dei problemi di black-out neuronali. Diciamo che Cilic ha più esperienza a questi livelli nei tornei dello Slam. Per Ruud, invece, potrebbe essere pesante la pressione di dover arrivare in finale da ‘favorito’. E’ un bel match che potrebbe durare oltre le 3 ore. Se parte bene Cilicio può diventare una buona partita. Il dritto di Cilicio è un colpo che qui non si vede. Tra quelli rimasti non esiste una bordata così pesante. Quando lascia andare il braccio può sfondare a manetta, Cilic.
Cilicio è l’unico rimasto che è un po’ tifabile. Ma dovrà soffrire contro il folle corridore Ruud. Ruud che potrebbe patire un po’ per le troppe ore giocate fino a qui. Ma il fisico del norvegese è pazzesco. E a Parigi, non si fanno finali senza un buon fisico.

Io dico Ruud 51% e Cilic 49%

La finale potrebbe essere:
[5] R. Nadal vs [8] C. Ruud

Buon tennis a tutti e forza Martina Trevisan.
Piacentini G.
Postato 2-6-22 alle ore 00,56

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