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Us Open 2021: Djokovic probabile trionfatore (?), ma non dimentichiamoci che la pressione può giocare brutti scherzi.

Eccoci arrivati all’ultimo atto. L’ultimo quarto di Slam. Il quarto tempo. Gloria o mattanza? Cinema o teatro? Ci eravamo lasciati dopo la finale di Wimbledon, dove Djokovic salì a ¾ di Slam con la complicità di un Berrettini un po’ impacciato e lento nell’uscire dai blocchi. Impaurito e poco reattivo in molte occasioni importanti. Più volte debole nel passare di rovescio su attacchi appositamente deboli di Djokovic. Una gran disponibilità di casi e momenti in cui allungare la partita e, quanto meno, portare il serbo un’ora e mezza più in là. Nell’occasione, Djokovic, era evidentemente sotto pressione, tranne che nei pochi punti chiave. Pochissimi. Lì, un serbo lucidissimo. Come da copione. Serbo che, anche nelle due precedenti finali (Melbourne e Parigi), si era trovato nelle condizioni di avere davanti due giovani. Nel primo di questi due incontri, vinse agilmente (3 set a 0). Medvedev lamentoso, non applicato punto a punto. Rassegnato. Completamente fuori quadro. Ai limiti del warning per scarso impegno. A Parigi, sappiamo tutti quello che è successo. Un Tsitsipas avanti due set a 0 crolla alla distanza senza comprendere che l’altro ragionava in una maniera diversa da chiunque. A Londra, abbiamo assistito a un match nervoso sin dall’inizio. Segno evidente che Djokovic era preoccupato. Solo con la complicità di un Berrettini caotico, disordinato e teso e con l’esperienza dei 34 anni si è levato dalle secche. Poteva essere altra partita.Nel 2019 Djokovic aveva battuto un Federer di 38 anni dopo aver annullato 2 match point. Era una partita chiusa quella. Da parte di giovani con meno di 10 anni d’età rispetto al serbo, andrebbe un po’ ridimensionato tutto il contesto. I piedistalli li troviamo solo nei musei. Diciamo che questa generazione di nuovi giovani, oggi, soffrono un po’ della ‘Sindrome da Leggenda’. Hanno seguito le gesta di questi campioni alla Tv e hanno vissuto nel mito. Irragiungibile. Era un po’ diverso negli anni ‘80 –‘90. I Becker, Chang, Wilander vincevano da minorenni, battendo anche i numeri uno del mondo sul percorso. Non si vuole sminuire l’impresa del serbo, ma solo evidenziare che ci si aspetterebbe qualcosa in più da parte di questi ragazzi. Bravissimi, ma a tratti, financo rassegnati.
Dei 3 giovani, comunque, quello che aveva più possibilità di farcela (per adattabilità alla superficie, nel rapporto potenza-resa, nella confidenza live e per cattiveria) era Berrettini.
Ognuno faccia tesoro delle precedenti esperienze e cerchi di portarle sul campo nei prossimi appuntamenti. Riguardandosi a video, alcuni errori, sono paradossali. Errori su palle facili.
Dopodiché, siamo d’accordo nel dire che ci troviamo davanti un giocatore che mette più pressione emotiva rispetto ad altri. Alla fine, purtroppo, solo le partite (vinte) e i risultati rimasti contano. E nel quadro complessivo il serbo si è dimostrato più forte delle giovani leve. Poi, il capolavoro della semifinale a Parigi con Nadal, rimarrà nella storia. Il Goat dei Cervelli versus il Goat della velocità e della resistenza alla fatica.
Grandioso match. Con semifinale e finale a Parigi, Djoko, ha smontato i due contendenti. Ancora adesso Nadal e Tsitsipas hanno addosso le scorie tossiche del Pappatacio Djoko. Uno che punge in silenzio. Ti mangia dentro e non ti accorgi di quello che succede tutto intorno. Uno che silenzia giocatori e tifosi. E’ questo. Fatevene una ragione. A molti non piace, ma bisogna dargli atto che è una spanna sopra a tutti in questo momento.
Vedo il tabellone solo ora. Con dentro anche i qualificati. Gli italiani (10) tutti concentrati nella parte alta, quella di Djokovic.
Molti giocatori, risultano insondabili. Lo stesso Djokovic non ha giocato nell’estate americana. Un Berrettini al 70% ha perso da Auger – Aliassime a Cincinnati (due set veloci). Veniva da infortunio, ma al momento non si capisce quali possano essere le sue condizioni. Troverà la condizione strada facendo. Forse.
Shapovalov, altalenante e umorale, poco incline alle mezze misure. Canadese che dispone del rovescio ‘polso a cloche’ e servizio vario con rotazioni demoniache. Sul dritto è migliorato, cambiando anche impugnatura verso una western non esasperata e riducendo le aperture. Al Canadese non manca nulla. Solo un po’ di moderazione nel calibrare tutto questo repertorio da cineteca. Shapo sta ancora pensando alla pallata a campo aperto tirata fuori di 1 metro in quel di Londra, contro Djoko (era la semifinale). Bizzarro e folle.
Nei primi 10 i due giocatori più in forma dell’estate americana sono stati Zverev e Medvedev. Un mille a testa e per il tedesco anche le Olimpiadi (dico la mia su Olimpiadi nel tennis: andrebbero abolite). Lo stesso discorso vale per la Coppa Davis, oggi con questa formula. O si ritorna al passato, o non giocatela più. Poi, la diatriba tra Sinner e la federazione sul giocare la Davis o non giocarla, è raccapricciante. Meglio non entrare in particolari. La cosa proprio non appassiona. Non vale la pensa di perderci del tempo.
Partendo dall’alto del tabellone, (vediamo i primi otto giocatori che produrranno il primo giocatore agli ottavi), possiamo evidenziare un Djokovic che guida su autostrada in contromano. Qualche fastidio per i sassi che potrebbero arrivare da qualche cavalcavia per mano del sabotatore Struff. Nulla di importante. I primi turni non vanno mai sottovalutati, comunque. La confidenza sui colpi e la taratura dei meccanismi, vanno cercate strada facendo. A maggior ragione dopo 1 mese di stop.
Djoko che arriverà agli ottavi dopo aver battuto il vincente tra Nishikori e Goffin. Un Goffin che deve fare attenzione al primo turno. Mc Donald potrebbe servirgli un Hamburger alla permetrina.
Nel secondo piccolo spicchio troviamo Karatsev, il russo. L’insondabile orso russo uscito dal nulla. Dall’inferno degli Itf e dei Challenger alla semifinale improvvisa in un Major. Da nulla. Unica nota stonata e che, oltreché con gli avversari, alle volte, deve combattere con qualche demone neuronale. Personaggio semplice, schivo e riservato , può fare bene.
Appena sotto un bel match tra due giovani: Ymer M. e Brooksby. Brooksby giocatore un po’ sincopato, proveniente dall’Università. Gli studi associati al tennis, sono la cosa migliore per un tennista. Pochi ci riescono. Chi esce da lì dovrebbe incontrare ‘Demon’ De Minaur (che ha un primo turno non agile contro Fritz). Diciamo che, alla fine, il normotipo di Sydney dal tennis piatto e preciso, dalle gambe a frullatore, dovrebbe passare lo spot. O Karatsev o De Minaur per sfidare Djokovic nel primo ottavo parte alta.
Proseguendo troviamo il polacco Hurkacz che dovrebbe arrivare alla stretta per il terzo ottavo contro Sonego. Sonego, grande lottatore, ha il dovere di arrivare quantomeno al terzo turno. Poi, si vedrà. Il tennis c’è e la voglia di combattere quella non manca mai.
Poco più avanti, potremmo avere la soddisfazione di un derby italico per staccare il biglietto degli ottavi. Il ciondolante umorale Fognini contro Berretto. Dopo aver visto Fognini contro Pella a Cincinnati, dico che potrebbe rischiare anche nei primi due turni, soprattutto nel secondo con Ivashka che si presenta ai blocchi in discreta forma. Per Berrettini due turni abbastanza agili. Ma mai mettere le mani troppo avanti. A mio parere chi vince tra Berrettini e Ivashka andrà su Hurkacz. Credo il secondo ottavo sia Matteo ‘ Green Beret’ Berrettini versus Hurkacz.
Più in là c’è il terzo ottavo che dovrebbe venire fuori dal tedesco Zverev che batterà Bublik. Sinner ha l’occasione storica per testare la tigna di Monfils e arrivare a sfidare Zverev per un posto negli ottavi. Attenzione a Monfils che dopo il matrimonio è più tignoso e concentrato. Usa mettere in campo un tennis più percentuale e ha abbandonato la frenesia stile Papeete-Mojito; è qui la festa! La pena potrebbero essere due pallate in casa. Zverev vs Sinner (Monfils). Anche qui il randellatore della Val Fiscalina, ha il dovere morale di arrivare a Zverev. Pena: giocare la Davis.
Siamo alla fine, ultimo ottavo della parte alta. Carreno Busta affronterà probabilmente Korda. Korda che ha il vantaggio di giocare in casa potrebbe farcela. Il vincente tra (Opelka vs Korda) contro Shapovalov, andrà a posizionarsi nell’ultimo ottavo disponibile nella parte alta. Abbastanza probabile Shapovalov e Korda.
Parte Bassa.
Lì, c’è Rublev, che sta cercando il primo grande risultato in carriera. Buon lavoratore, possiede un servizio molto buono. Servizio da variare un po’ di più a livello di rotazioni e indirizzo. I due fondamentali da fondo funzionano. Oggi, usa di più il rovescio in back, per togliere ritmo e aprirsi il campo per tirare la fucilata. Sta maturando anche a livello di sicurezza personale. Dovrebbe vincere il suo spot per gli ottavi. Contro chi?
Partita interessantissima appena più in là. Kyrgios vs Battistino. La strafottenza vs la burocrazia spaccamaroni; i giochi del circo che piacciono a grandi e piccini vs al circo mantenere la compostezza e non dare da mangiare agli animali; il caos e le zingarate vs la programmazione giornaliera millimetrica; il divertimento a fondo perduto sull’Isola delle Rose vs il Leviatano Onnipotente. Che dire, qui si fa il tifo per il folle Kyrgios. Agli ottavi contro Rublev il vincente Kyrgios vs Auger – Aliassime. Probabile Auger, ma non si sa mai.
Humbert e Garin si sfideranno per arrivare a Tsitsipas nel sesto ottavo di finale. Molto migliorato il francese Humbert. Il colpo del giorno su Supertennis, da qualche settimana, è il suo. Buon braccio e un discreto futuro.
Una precisazione su Tsitsipas. Come per la Giorgi, avere il padre a bordo campo che si lamenta, che fa le facce stranite o che soffre non è una bella cosa. E’ probabile che vedendolo meno e sentendolo a voce in lontananza, esca da quei down che ogni tanto gli capitano. Dopodiché dovrebbe migliorare sotto l’aspetto tecnico, cercando con più insistenza di rompere il ritmo agli avversari.
Ruud, ha migliorato molto anche sul cemento. Dovrebbe arrivare al settimo spot di ottavi contro John ‘ Candila’ Isner. John ‘ Candila’ Isner che deve prima fare i conti con uno dei primi tre migliori risponditori del circuito. Il coriaceo Dieghino Schwartzman. Altro giocatore pericoloso e molto attaccato alle partite. Due fondamentali con cui muove bene gli avversari.
Dieghino, fa parte di quei buoni giocatori, che vivono per una-due stagioni ad altissimo livello. Tipo Battistino. Diciamo che non sono dotati di grandissimi fisici, ma di un grande cuore e di personalità. Si sono posti come obiettivo i primi 10, ci arrivano, ma una volta raggiunto il ranking non hanno la potenza e il servizio devastante per mantenere la posizione per più di uno o due anni. Poi crollano emotivamente. Hanno bisogno di staccare e magari rientrare. Giocatore da rispettare che può creare problemi. Sopperisce alla mancanza fisica con il cuore. Tanto di cappello.
Isner vs Ruud con un occhio di riguardo a Schwartzman.
Ultimo ottavo della parte bassa.
Qui c’è la testa di serie numero due, il russo Medvedev. Quando si fa macchina manifatturiera è incontenibile. Ingobbito, recupera robe assurde e, come se nulla fosse, ritorna a macinare da subito altri scambi interminabili. All’esponente di Djokovic. Ocio che arriva!
Dimitrov e il vincente tra Evans e Giron affiancheranno Medvedev nell’ultimo spot.

Bene, ricapitoliamo i probabili ottavi parte alta:
Djokovic vs De Minaur (Karatsev)
Hurkacz vs Berrettini (Ivashka)
Zverev vs Sinner (Monfils)
Shapovalov vs Opelka (Korda)
Parte Bassa:
Rublev vs Auger- Aliassime (Kyrgios)
Tsitsipas vs Garin (Humbert)
Ruud vs Isner (Schwartzman)
Medvedev vs Dimitrov (Giron)

Ps nel titolo si parla di pressione. L’unica cosa che dovrà gestire Djokovic è la pressione per una cosa che oggi come oggi è molto grande. Soprattutto nel tennis maschile più livellato. La pressione intesa sia quella dentro al campo, ma anche quella successiva fuori dal campo. Per Djokovic non è solamente una sfida con sé stesso, ma ha lanciato una sfida al mondo intero: tifoserie, media e tutto il baraccone. Quindi attenzione, che poi nel baraccone ci si può finire in men che non si dica. Anche le spacconate di Neuro-Ivanisevic, non fanno bene al circo tennistico. Chi di testa ferisce, alle volte, di testa perisce.

Ps2 a risentirci domenica 5 settembre per i pronostici degli ottavi di finale.

Piacentini G. postato il 28-8-2021 alle ore 18,00

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