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Wimbledon, quarti in alto. Rune tenterà di scardinare la potenza di Alcaraz con personalità.

Ieri si sono conclusi i quarti di finale della parte bassa dove sono arrivati in semifinale Djokovic Vs Sinner come da pronostico. Buono Sinner, non era facile nonostante il tabellone che molti hanno definito agile. Non è così. Sinner ha infranto i sogni da attore del Jude Law russo, fiulin. E con Djokovic non avrà davvero niente da perdere, e si spera giochi a braccio sciolto la semifinale bassa. Djokovic è in controllo, ma ha qualche buco e a tratti fa fatica a calibrare la profondità. Ma ogni partita è diversa con in campo il demonio.

Oggi si cerca di analizzare i quarti della parte alta. Unabomber versus il Trincea. Alcaraz è l’intensità fuori quadro che può portare alla rovina. E’ quello che negli anni 80, un po’ tarchiatello, arrivava con la maglietta della Fruit of the loom sporca di sugo e la racchetta in budello e li faceva piangere tutti. Risponde e serve bene. Non è al 100% da erba per il momento, ma si adatta bene e si diverte. Lui non gioca, a tratti spara. Rune è la difesa e la corsa insieme alla volontà ferrea e al carattere. Un secchiello messo giù bene e per sempre. E’ rigore ad oltranza. Pronto a sudare 7 camicie. Un muratore spurio che canticchia la canzone del sole in faccia insieme alla morte nel cuore. E’ un continuo dialogo tumultuoso con sé stesso, col pubblico, con l’angolo. Qualcuno prima o poi si arrabbierà e gli urlerà di stare zitto. Ogni volta che vince uno scambio duro fa un cenno con la testa tonda, volitiva e dura, come a dire:” io sono qui e andrò avanti fino all’ultimo punto, fino all’ultimo respiro, giocherò per la vita, fino alla morte”. Questo è un match dove uno potrebbe pensare a under nel conto dei game. O che vada via veloce. Non penso. Credo che l’attacco frontale di Carezza che tende a spostarti con gli angoli sin da subito, possa scontrarsi con una sorta di pungiball, una trincea rabbiosa, una contro spallata violenta. Se Berrettini non reggeva l’intensità da fondo è probabile che Rune possa fare meglio. Molto meglio. Anche lui gira intorno alla palla col dritto, lasciando scoperto parecchio campo dove lo spagnolo potrebbe punirlo più volte. O, a volte, tira ciofeche in mezzo al campo molli e senza senso. Oggi non potrà permettersi giochi strani o ciofechine a fondo perduto. Anche per lui la profondità è fondamentale. Sembra non avere il controllo del colpo dritto, a tratti, soprattutto qui e, quindi, lo lavora troppo o lo gioca a braccino corto, accorciando. Contro le bordate di Alcaraz dovrà per forza controllare e tenere profondo. Servire con varietà in penombra. Ripeto, non veloce, ma piazzato. Ma pare una partita che si giocherà più sul piano della personalità strutturata che sul piano tecnico vero e proprio. Rune, quindi, non va sottovalutato. Ha battuto due erbivori (Fokina e Dimitrov) che non sono forti mentalmente, ma che stavano giocando abbastanza bene. In particolare il secondo. Rune non accetta la sconfitta, diventa nervoso e parla di continuo rompendo le palle a tutti. Il campo da tennis diventa un campo di battaglia per lui. Pur di tirare a casa la partita, è disposto a vendere un parente stretto, a buttarlo sul mercato. Quindi è un match che non si può considerare chiuso a priori. Rune gode ad avere a che fare con un bombarolo che pesta anche le candeline molli con la sua semi-western di dritto. Adatta a tirare per far male. Alcaraz tira mine oltre i 180 kmh col colpo dritto. Match da giocare per vedere l’effetto che fa. Sky lo dà anche in 3d sul canale nuovo di cinema, come lo squalo di una volta. Tenere la tv fuori dalla portata dei minori. Possibili scosse e vibrazioni anomale della tv. Nessuno dei due mi entusiasma. Alcaraz pare il bambino che gioca ancora per dare spettacolo a tratti e, ride con la gioia di chi sa che è solo un gioco. Questa è una buona cosa. Gli addetti ai lavori dicono che si diverte. Sdrammatizza e cresce. Purtroppo si divertono molto meno quelli che subiscono le sue bastonate fuori uso. Tecnicamente è più forte Alcaraz, ma Rune sembra più strutturato mentalmente e più centrato sul gioco. Potrebbe essere una partita che si gioca in un dominio di nervosismo con qualche provocazione. Non del tutto chiusa, attenzione.
Un match quasi alla pari. Per l’agonismo di Rune che può diventare pericoloso.
Carezza lievemente in vantaggio. Alcaraz 52% vs Rune 48%.

Medvedev vs Eubanks: Medvedev zitto zitto arriva ai quarti agilmente. Non se lo è filato nessuno, ma pare adattarsi lo stesso. E sembra aver voglia questa volta. A volte manca l’impulso elettrico. Un possibile Medvedev in semifinale qui, vuol dire che siamo proprio finiti male con l’erba. È natura morta. Però, il russo, che si sistema spesso il capello è si dà più di una sgrullata alla mutanda, pare centratissimo e pronto a dare battaglia. Eubanks, ennesima vittima predestinata di bastonatori industriali? In questo match potrebbe togliere un po’ di ritmo a Medvedev, essendo un giocatore che propone un tennis anomalo di questi tempi. Un po’ leggero ma a tratti efficace. I commentatori non se lo cagano proprio, ma è un giocatore particolare. Divertente. Anche qui, non è da sottovalutare l’americano che copre bene la rete, disponendo di buona apertura alare. Medvedev potrebbe innervosirsi e non sarebbe la prima volta. Sarebbe una bella sorpresa questa. E poi un rovescio a una mano che arriva in semifinale a Wimbledon lo vedrete sempre meno.

Anche qui Medvedev favorito 55% vs 45%.

Buona continuazione e buon film. Ci aggiorniamo domani o dopo per le semifinali.

Piacentini Gianluca.

Postato il 12.7.23 alle ore 11

 

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