Eccoci qua. La finale. Semifinali come da pronostico (difficile) 😊. Quanti avrebbero scommesso al primo turno che Nadal arrivasse in finale? Credo nessuno. Qualche giorno fa avevo scritto che una volta arrivato ai quarti poteva diventare pericoloso.
Doveva già avere difficoltà con Shapovalov e doveva quanto meno finire al quinto con Berrettini. Berrettini, torniamo a ripetere, è un giocatore che sta tranquillamente nei 10. Ha davanti 5 giocatori che lo impensieriscono negli Slam. Questi 5-6 giocatori stanno in un dominio di atletismo e mobilità in cui Berrettini non c’è. Per via della sua struttura. Potrà migliorare, e continuo a credere che renda di più sull’erba in quanto a possibilità di fare il botto. Ma non lo so. E’ un buonissimo giocatore e starà fisso nei 10. Ripetiamo che, chi arriva nei 10 in uno sport duro e individuale come il tennis, non si discute, è un fenomeno. Dopodiché io non ho la sfera di cristallo. Se migliora sotto certi aspetti può stare nei 10 per qualche anno. Vincere dei 1000 e fare altri buoni risultati nei tornei dello Slam.
Può avere magari un picco nei primi 3-4 quando Djoko e Nadal calano per forza di cose. Da dietro però arrivano altri fenomeni. Berrettini è comunque un giocatore che l’Italia da anni non aveva. Poi è una persona corretta e onesta. Diretta. Sicuramente farà grandi risultati in futuro. Dire con sicurezza che vincerà Slam, non lo so. Wimbledon per lui, per caratteristiche tecniche , è più facile. Poi ci sono Sinner, Sonego, Musetti e quindi l’Italia per qualche anno vivrà delle belle stagioni.
Nadal fino a qui, non mi ha impressionato. Ma è Nadal. Alle battute finali ha trovato giocatori che stanno un po’ fuori dal dominio di Atletismo vero di cui parlavo appena sopra. Medvedev, in finale, è il primo giocatore che ha il fisico per finire al quinto in scioltezza e per andare anche oltre le 4 ore, e anche per risalire da situazioni disastrate e complicate. Oltre a stare in un dominio di Atletismo, sta in un dominio alto funzionale dove gioca delle traiettorie automatiche e profondissime con una facilità disarmante. Non traspaiono emozioni. E’ l’unico giocatore che può battere sia Djoko (già successo agli US open) e anche questo Nadal meno pimpante di un tempo.
Per i bookie è favorito di un punto su Nadal. Ma sti quì, hanno anche sbagliato qualcosa. Non grave, ma qualcosa sì.
Una finale, è una finale, ma Medveved ne ha già vinta una. Sa cosa vuol dire. E poi contro il numero uno del mondo in una situazione particolare. E’ uno dei pochi giocatori che si esalta anche in situazioni in cui deve patire tifo contro e condizioni poco favorevoli. Quindi lo possiamo inserire anche in quella categoria di giocatori che amano la lotta intestina, le battaglie sanguinose e le maratone fuori dal contesto regolare. E’ uno che trae energia da situazioni fuori quadro. Non ha paura. E’ uno di quei giocatori che possono battere chiunque in condizione anche estreme. Il fantasma di Miloš Forman lo ha intercettato in una visione onirica e lo ha scritturato per il remake di ‘Qualcuno volò sul nido del Cuculo’. Per battere Nadal ci vuole qualcuno fuori dall’ordinario.
Nadal per certi versi somiglia a Medvedev. Nella concentrazione, nel resistere a situazioni compromesse e nel ripartire e acquisire fiducia appena l’avversario dà segni di piccolo cedimento. Sono 2 giocatori che leggono perfettamente l’avversario e le sue debolezze. Acquisiscono forza e tensione ideale anche da situazioni compromesse. Si adattano bene a qualsiasi condizione avversa. Medvedev ha più talento e più facilità di gioco, Nadal è un po’ più sgamanto nel leggere le situazioni e capire come convertire alcune giornate no a suo favore. Ma sono tutti e due estremamente potenti e distruttivi quando si tratta di non concedere nulla e finire l’avversario. Anche qui ci sono 10 anni di differenza e Medvedev non è Shapovalov e nemmeno Berrettini. E’ molto simile ai 3 che hanno dominato il circuito per tanti anni. Ha tutto per sfondare e vincere parecchi Slam. E’ molto legato ai punti e difficilmente regala nei momenti topici. Fa parte di una categoria di atleti alto funzionali, fuori dalla norma. Per alcuni aspetti di tenuta complessiva in questo sport maledetto (nel 3 su 5) ricorda la tigna di quel 3 là.
Per batterli occorre che uno sia come loro. Un freddo calcolatore dentro al campo. Con un fisico fuori da normale. E una ferocia distruttiva.
Anche qui c’è un ultimo precedente datato 2020 dove vinse Medvedev nelle Finals. Poi nel 2019 vinse Nadal al quinto agli US Open. Contano poco, nel senso che il russo è un altro giocatore. E’ diventato un campione in questi ultimi 2 anni. Nadal, invece, oggi, vive di rendita sulle paure degli altri. Che non si esprimono come dovrebbero. Vedi primi 2 set di Berrettini oggi. Di solito, i Nadal o Djokovic, sono reattivi e combattivi già dagli spogliatoi. Entrano in campo senza patemi. Anche questa è una condizione mentale che hanno in pochi. Va allenata con i match e l’esperienza.
Che cosa dovrà imbastire Medvedev per battere Nadal.
Servire sopra il 75% di prime con varietà. Stare più avanti a rispondere e in pressione continua. Il Maiorchino usa bene il servizio per aprirsi subito il campo. Col tempo il servizio per Nadal è diventato un’ arma. Comandare per molti tratti del match è fondamentale. Immedesimarsi nel gioco di Nadal e “spiegarlo”, come una serie di Fourier, approssima una funzione periodica attraverso sinusoidi, Medvedev dovrà sovrapporsi per alcuni tratti al gioco di Nadal, fare qualcosa di simile a quello che Nadal propone. A tratti sfidarlo sulla sua diagonale preferita e resistere per togliere sicurezza al Maiorchino. Vincere i bracci di ferro che gli vengono proposti. Metterla sul piano fisico. Se va lunga, tirarla lunga. Quindi far sfogare il maiorchino che ha un po’ timore del match lungo. Magari parte fortissimo e poi si sgonfia, chi lo sa. Tirare su qualche straccio bagnato come fece Nadal nella finale del 2019 a NYC con lui. Variazioni con palle anche alte sul rovescio di Nadal per poi stringere di colpo incrociando stretto. Giocare scazzato al centro. Fare quello che Nadal ha sempre fatto agli altri. Anche in funzione di allungare la partita. Dal centro giocare anomalo sul rovescio di Nadal e provare a sbilanciarlo per chiudere gli angoli al maiorchino. Rigiocare più volte al centro. Nadal (lui e il suo team) hanno preparato tutto nei minimi particolari.
Ma Medvedev, è gramo, diversamente da Berrettini o altri giocatori più indietro prova un po’ di disprezzo e riesce a ridimensionare la figura di Nadal dentro di sé. E’ una caratteristica che ha, ma che fa parte di un certo tipo di carattere.
Dopodiché io prima mi sono espresso male, e Medvedev non la pensa come me di sicuro. Medvedev pensa : ”Che cosa dovrà fare Nadal per battermi?”. E si risponde. “ Finire al manicomio al quinto, nel sangue”. Non credo che si ponga troppi problemi. La follia è prevalente. L’ego smisurato.
Alla fine della fiera, qui, Nadal può perdere solo contro la follia. La sua follia, no, ma la maschera di cera di Medvedev fa paura. Se tiene e non va fuori del tutto è micidiale il russo.
Il pronostico. Nelle semifinali, difficili, avevo dato Nadal al 50,1% e Berrettini al 49,9% e Medvedev 52% vs Tsitsipas 48%. Era abbastanza difficile pronosticare quelle due semifinali. Quella su Berrettini a dire la verità pensavo più a un 55% Nadal e 45 % Berrettini, ma alla fine li ho avvicinati un po’. Pensavo potesse metterlo in difficoltà e batterlo se si realizzavano determinate condizioni, ma non ne ero sicuro. Ho messo Nadal di poco favorito perché si poteva prevedere la partenza disastrosa nei primi 2 set per poca reattività, paure e tensione. Se lasci 2 set a Nadal poi è dura. E comunque, nel terzo e quarto ha giocato bene. Poteva anche andare al quinto. Non è più il Nadal di una volta. Ma fa male.
Qui, questa partita, è molto dura da pronosticare. E’ sempre con 2 o tre punti percentuali di differenziale.
Io credo che se Medvedev parte bene nei primi set, poi non ci siano più grosse possibilità. Se va anche sotto, ma si allunga al quinto, anche. Ma Nadal ci ha già sorpreso e potrebbe trovare una modalità per portare su una strada di incertezza, a tratti, Medvedev. Non lo possiamo prevedere. E’ una finale e Nadal ne ha giocate molte di più di Medvedev.
Io non credo che questo Nadal (poi, come al solito, i campioni trovano per le finali energie nascoste e giocano alzando ancora il livello) possa battere, oggi, un Medvedev centrato e concentrato. Poi ogni partita è un reset.
Io darei Medvedev a 52% e Nadal a 48%. Tutto dipende però da come serve Medvedev e se non perde campo. E soprattutto se riesce a giocare distaccato dalla realtà come fa sempre.
Ma è un match che può anche perdere se inizia a sacramentare come qualche volta è successo in passato.
Buon Tennis a tutti!
Piacentini G.
Postato il 29-1-22 alle ore 13,10
Commento post match: Complimenti a Nadal. Impresa fuori dal normale per come si era messo il match. A nessuno sarebbe riuscita una rimonta del genere. Impresa titanica e inaspettata. Medvedev rivedibile nel terzo set. Anche lui qualche domanda dovrà porsela. Ma Nadal non ha mai mollato di testa. Campione fuori dal comune.