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Semifinali a NYC. Finale che si preannuncia “dimezzata”. Dopo gli ottavi, la finale più probabile (per me) era Kyrgios vs Alcaraz. Con Alcaraz vincente e un bel po’ di cinema. Ora, Alcaraz, può vincere qui con 101 giorni di ritardo rispetto a Pietrino Sampras, la leggenda.

Il titolo del precedente articolo era eloquente. “Difficile per i due italiani sedersi in semifinale a questo livello. Ma non impossibile. Kyrgios, ora, pare il primo favorito per la vittoria finale (?)”

Sulla vittoria finale di Kyrgios nel torneo un (?). Quindi avevo qualche dubbio (su tenuta fisica e concentrazione sulle 7 partite). Sulla vittoria con Khachanov ne avevo alcuni in meno. Avevo scritto:” L’incognita per Nick sono gli infortuni e a tratti la concentrazione. Sarà un match dove credo Kyrgios voglia accorciare”. Nell’articolo precedente avevo poi fatto riferimento al fisico e alla tenuta di Nick per arrivare a vincere il torneo. Era tutta da testare. Con Khachanov ha tenuto fisicamente, ma ha avuto fretta in molti frangenti (figlia anche del voler ridurre gli scambi) e, poi, il calo di concentrazione in 2 momenti topici gli ha fatto perdere il match. Meriti a Khachanov che qui ha fatto il suo in maniera ordinata e con grande maturità. Bravo.

Nel titolo c’era scritto che era difficoltoso farcela per Berrettini, ma non era impossibile. Avevo però alcuni dubbi. Avevo scritto:” La vince con due colpi di potenza e soprattutto di carattere e personalità (carattere e personalità). La deve vincere così. Chiaro debba essere al 100% fisicamente e non patire il clima tremendo di questi giorni. Le variabili sono tantissime e non le abbiamo sotto controllo tutte. Berrettini è parso un po’ fermo nella prima ora con Fokina, e questo non può permetterselo con Ruud. Attivarsi subito è d’obbligo. Partita durissima che comunque richiede prestazione da cineteca”.

Partita durissima che richiede – da parte di Berrettini – una prestazione da cineteca, si era scritto. Quindi io ero pronto a 4 set tiratissimi. Possibile quinto. Dei Tie-Break anche. Chi va a pensare a un 61 51. Non mi aspettavo ancora una volta il problema dell’attivazione psicomotoria. Più a livello di testa qui (quello che si vede in superficie), questa volta. Purtroppo. Come ti poni nei confronti dell’avversario a livello mentale, è fondamentale. Visualizzarti in modo positivo, cercando di vederti in quel campo come quello da battere. Non c’è stata questa cosa. Ma le due cose sono interrelate. Se sei affaticato a livello fisico con la testa diventa impossibile applicarsi in un match che pone molti problemi di tenuta alla distanza. Andare sotto in 1 ora di quasi 2 set, compromette tutto. Il problema è che nemmeno nel terzo Berrettini si è accorto che, più volte, Ruud, aveva dato segnali netti di paura. Già dal secondo, al primo bau, si era un po’ impaurito il Norvegese. C’era spazio giocando con continuità punto a punto.  Se Berrettini avesse vinto il terzo, probabilmente, ieri, non cambiava molto. Il dubbio prevaleva sulla voglia di provarci.

Però, Berrettini, non può permettersi una prestazione come questa (se così, ci deve essere una spiegazione – che ha faticato a dare in conferenza stampa, il giocatore. Deve pensarci su nei prossimi giorni, ha concluso). Lasciamo stare l’aspetto tecnico, mettiamolo in secondo piano per due secondi. Il rovescio, la mobilità, anche. Sono cose che dico da due anni. Aggiungendo che Berrettini è fuori da un dominio di atletismo rispetto a 5 o 6 giocatori, compreso questo Ruud.

Berrettini ha fatto due 2 semifinali Slam e una Finale Slam. Per poco non arriva in Semifinale anche a Roland Garros battuto da Djokovic. Ci può stare che arrivi qui, in una stagione dove ha giocato poco, e quindi possa perdere da Ruud. Però, non in questa maniera. Lasciando due set gratuiti e, poi, da 5 a 2 nel terzo, perdendo ancora il filo. Quello di ieri non era Berrettini, chiaramente. Poi, poteva comunque perdere da un Ruud molto mobile che fa della regolarità la sua prerogativa. Regolare ma con colpi che picchiano sulle righe. Attaccante da fondo. Bisogna essere mentalmente pronti. Berrettini ha uno storico migliore di Ruud a livello Slam. Giocatori come Berrettini ormai tarano i propri obiettivi verso la vittoria in un torneo come questo. L’obiettivo per Berrettini che ha 26 anni è quello di vincere un Major. Normale. Nella sua testa c’è questo. E’ probabile che qui si sia caricato di tensione. Ruud negli 8 è un buon sorteggio per chi la vive da fuori. Per chi come Berrettini la deve giocare, l’ha vissuta male. Insomma, la tensione di un match che gli metteva apprensione. Per la distanza del 3 su 5 e per l’avversario. Può capitare in una stagione down, di astrarsi da quelle che sono le cose da fare all’interno del match e scappare un po’ dalla responsabilità grande che Ruud ti pone. Quella di dover star li per 4 ore e giocare bene. A maggior ragione se ti senti affaticato. Insomma quando non ti attivi così da subito, può essere che ci sia un pensiero sottotracciato pesante che non ti permette di essere li come vorresti. Qualche flashback, qualche impasse e anche un po’ di tensione. Poi vai sotto di 2 set e, comunque, avendo carattere e forza, cerchi di rientrare nel match. Ci provi, ma non hai la lucidità necessaria per procedere. E probabilmente ti pesa troppo dover stare in campo quando non senti bene la palla e sbagli spesso anche col tuo colpo migliore. Si torna al pensiero fuori contesto di prima. Avrebbe già voluto essere nel match successivo. E’ probabile che a livello fisico non avesse nemmeno le forze e di conseguenza anche mentalmente con Ruud “non voleva giocarci”. Capita di non esserci. Nulla di grave. Anche queste sono esperienze. Dispiace perché proprio non c’è stata attivazione psicomotoria. Ruud non è proprio l’ultimo. Va battuto con pazienza. Purtroppo ieri Berrettini non ne aveva. Capita anche a chi ha una finale e due Semifinali Slam. In questo momento Ruud ha più benzina per reggere tornei di questo tipo che richiedono più partite da 4 o 5 set fino alla Domenica Finale. Ci sta che Berrettini possa perdere da Ruud. Senza fare tante chiacchiere. Il campo ha già dato il verdetto. Un Berrettini non pervenuto becca una stesa imprevista per i modi e i tempi. E da qui riparte con qualcosa in più da raccontare.

Una seconda visione possibile sui guai di Berrettini è il fatto che oltre ad aver giocato poco sul cemento americano, può avere i postumi del virus contratto a Londra. Il long covid può durare mesi e togliere parecchie energie. Sentirsi spossati e senza energie fa parte di una casistica ampia di persone. Anche per 6 mesi, 1 anno.

“ La stanchezza e la debolezza muscolare sono stati i sintomi documentati con maggiore frequenza (da 6 pazienti su 10)”.

Io non avevo mai parlato di favoriti a vincere il torneo. Nel primo articolo postato avevo detto su Medvedev: “Medvedev, se tiene, potrebbe arrivare in ‘zona’ finale. Ma Medvedev è uno di quelli che cammina su un filo funambolico che potrebbe rompersi da un momento all’altro.”

Alla fine nei pronostici sono saltate le due della parte alta e ho preso le due della parte bassa. 50% e 50%.

Sciagurato Kyrgios, purtroppo.

Su Sinner si era scritto: Sinner forse parte leggermente sfavorito in questo match. Per nulla chiuso, però.

50,1% Alcaraz vs 49,9% Sinner.

Su Tiafoe: Tiafoe parte leggerissimamente favorito qui. Ma di pochissimo. Entrano in gioco possibili emozioni o cali di rendimento. Dopo aver battuto Nadal può essere un po’ svuotato.

Dico Tiafoe, perché mi è parso convinto e molto poco falloso anche su velocità di crociera molto alte. Sembra un momento magico per lui. La settimana della vita, questa.

Tiafoe 51,5% Vs Rublev 49,5%

Mi si stringe il cuore per come Sinner ha perso con Alcaraz. Con un match point nel quarto e un break di vantaggio nel quinto. Anche sfortunato. Fisicamente, un po’ più lucido nel quinto lo spagnolo (ma al millimetro). Non tanto. Il problema in questi match è che non sono mai chiusi anche con break sopra, con match point etc. Serve anche questa come esperienza, per capire come giocare quei punti super importanti. Poi conta un po’ la fortuna. Ma Alcaraz ha una tenuta mentale fuori quota e non ha paura di nulla. E alla distanza ha fisico e lucidità. Sinner comunque un grandissimo. Qualche folle lo criticava. E’ il miglior prospetto che abbiamo in Italia.

Ora, qui si può fare analisi veloce di quello che può succedere e di chi vincerà questo torneo. Dei rimasti in gara l’unico che mi è simpatico è Tiafoe. Opinione personale. E come gioco mi diverte. Valutazioni personali. Khachanov, anche, è un personaggio che ispira simpatia.

Qualsiasi finale è mutilata ora. C’era più interesse a vedere un Kyrgios vs Sinner / Alcaraz. O anche Medvedev o Berrettini con Alcaraz / Sinner.

Ruud, per me è una martellata negli zebedei. Intendiamoci, grande professionista e buon giocatore, ma non emoziona per nulla. Ma gioca benissimo a tennis, con una visione tattica molto buona. Ad alti livelli, nelle finali con giocatori di personalità, può aver paura.

Probabile sia anche leggermente favorito nella semifinale sopra con Khachanov. Che però può creare sorprese.

Occhio a Tiafoe, che sull’Arthur Ashe, a casa sua, col pubblico a favore, può creare più di uno scompenso ad Alcaraz nella semifinale sotto. Gran servizio, grandi doti di anticipo e zero paura. In questa partita si può dire che Alcaraz è più abituato di Rublev alla lotta, più stabile mentalmente e più regolare. Fa meno gratuiti. Rublev, alle volte, spara palle a caso senza logica. Alcaraz gioca fuori quota a livello di velocità e pesantezza e sbaglia poco. Come vivrà lo stadio non lo sappiamo. Se va in bolgia, Tiafoe si carica di bestia. L’altro è un “ragazzino” di 19 anni. Già uomo, però.  

Il mio pronostico (a livello di pensieri) prima dei quarti era Alcaraz che andava in finale e vinceva il torneo contro Kyrgios. Pensavo che Kyrgios sarebbe arrivato affaticato in finale e quindi poco reattivo.

Ora la penso uguale. Alcaraz, Domenica 11 Settembre, alzerà il suo primo trofeo Major. (Fare molta attenzione a Tiafoe. Sorprese ce ne sono state, e Tiafoe su quel campo può spaccare).

Ripeto, io avrei preferito Sinner o Kyrgios vincenti qui nel 2022.

Quindi Alcaraz [3] vs Ruud [5] la finale. Vince Alcaraz.

Bisogna soffrire, purtroppo.

Buon tennis a tutti.

A risentirci.

Piacentini Gianluca.

Postato 8-9-22 alle 12,05.

Ps Alcaraz se vince gli Us Open lo farà a 19 anni e 129 giorni. Il più giovane a vincere qui è stato Sampras a 19 anni e 28 giorni nel 1990. Pietrino, il grandissimo Sampras. Leggenda!!!😊

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