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Wimbledon, ottavi parte alta. Berrettini cerca la vittoria pesante dopo mesi di sofferenze.

Siamo arrivati agli ottavi parte alta. Tutto ‘quasi’ come da pronostico: 75% prese.  Sia sopra che sotto. E’ saltato Shapovalov che aveva il ginocchio un po’ malandato. Ma non è sorprendente, Safiullin gioca un buon tennis. Ex promessa junior non mantenuta per una serie di infortuni. E, la sorpresa più bella per me, è un Dimitrov in grande spolvero. Speriamo continui su questa strada.

Matteo berrettini vs Alcaraz: è la partita! Una sorta di semifinale anticipata. Cosa dovrà combinare Matteo per venirne a capo. Intanto c’è da dire che in questo tipo di gioco individuale, la qualità del pensiero fuori dal campo è fondamentale. Entri in campo è hai già il 50% del lavoro concluso. Mi sembra che Matteo da questo punto di vista sia centrato, si è scrollato di dosso molte scorie e come ha evidenziato in un’intervista, ora ha meno pensieri negativi e, si diverte in campo, senza pensare ai risultati. La qualità dei nostri pensieri è fondamentale. Dopodiché questa è la sua superficie preferita e la meno ideale per Alcaraz che, a tratti, con Jarry ha scentrato colpi e sembra un po’ fuori dal suo habitat naturale. Non vuol dire nulla, sia chiaro. È una partita difficile e ostica. Essendo che, comunque, bisogna riuscire a togliere ritmo allo spagnolo. Più che togliere ritmo, giocare profondo. La profondità la insegna Djokovic. Matteo ha servito bene con Zverev e dovrà continuare a farlo. Molto dipende anche da come intercetterà il servizio Alcaraz. Se toglie sicurezza rispondendo con profondità, diventa pesante. Matteo ha migliorato il rovescio e risponde meglio di una volta. Mantenersi vario nella direzione data al servizio e mettere 3 prime su 4 in campo è il minimo. Ma la varietà del servizio è importante. Trovare una buona posizione in risposta e dal lato rovescio; giocarlo in back cercando profondità. Più che d’istinto e a rasoio cercare di farlo cadere nell’ultimo mezzo metro. Alcaraz non è un genio tatticamente, ed è ancora un po’ bambino. Di più sull’erba; pare uno che gioca sulla forza e a impaurire gli avversari con la presenza. Quindi il servizio e la profondità di colpi saranno fondamenali, oggi. Poi il dritto, anche centrale, e le discese a rete seguendo il rovescio in back. Uscire dalla diagonale delle pallate sul suo rovescio e, comunque, non accettare una partita di pallate piatte perché è quello che spera Alcaraz. Dopodiché, se serve bene e riesce a trovare profondità, è una partita aperta. Credo che paragoni con la partita di Jarry o il fatto di aver dato 3 set a 0 a Zverev lasciano il tempo che trovano. Questa è partita che per risvolti psichici e tattici ha altro tipo di instradamento. Queste partite qui si vincono con qualità del pensiero, la tigna punto a punto e a un certo punto stillando nella mente dell’altro quel qualcosa che possa destabilizzare alcune certezze. Lo si fa presentandosi a testa alta senza paura. Qui sopra Matteo oggi ha qualcosa in più. Oggi, domani chissà. Sfrutti la sua maggior esperienza erbivora e la metta sul piatto. Se fa una partita buona, non è chiuso. Evitare rincorse inutili, se diventa gara di fisico, è finita. Quindi bisogna accorciare ed evitare di rincorrere palle impossibili. Si pensa a un match “lungo” oltre i 4 set. Quindi l’intensità da tenere per uno come Berrettini, sollecitato da Alcaraz, sarà abbastanza pesante. Il match che si allunga e la tenuta psico-fisica di Berrettini sono incognita. In un match intenso. Ci sarà comunque da correre e negli spostamenti laterali per ora non ci sono test attendibili. Ha vissuto di rendita con i colpi di inizio gioco fin qui.  Ma Berrettini non perde quasi con nessuno su erba. Se si esclude la partita con Sonego a Stoccarda che, non ha grandissimo valore, ha perso solo da Djokovic su erba. Gioca meglio dello spagnolo qui sopra. Sulla bilancia, se mettiamo l’attitudine all’erba di Berrettini e le caratteristiche tecniche di Alcaraz insieme alla potenza di fuoco, si può dire che è partita pari. Forse leggermente favorito Alcaraz, per via del fatto che non si possa chiudere velocemente. Io dico Alcaraz 50,5% vs Berrettini 49,5%. Ma spero di sbagliare. Davvero.

Dimitrov Vs Rune: Dimitrov, il mio pallino da sempre, è altro che fino ad oggi era inserito nella categoria perdenti di lusso. Erbivoro naturale dal rovescio a una mano leggendario e dalla tecnica sopraffina. Ha ormai più di 30 anni e una discreta esperienza. Rune, l’ho visto male con Fokina: solo un po’ di fortuna e la grande cattiveria e voglia di vincere insieme alla follia di Fokina, col servizio da sotto nel finale, gli han permesso di essere qui. Poveri noi. Ora si spera che per una volta prevalga il tennis di una volta. Noi siamo qui. Ho visto un Dimitrov super nel turno precedente. Diciamo che anche questa è pari.

51% Dimitrov vs 49% Rune

Medvedev vs Lehecka : un Medvedev che non convince su erba, però arriva fino agli ottavi. Con Fucsovics è andato in difficoltà spesso e volentieri. Soffre le variazioni e i cambi in back. Soffre gente come Fucsovics che sa giocare a tennis, ma poi non ha la personalità per tenere con la testa sul lungo. Lehecka è di una misura ideale per il russo. Credo che Medvedev possa arrivare fino ai quarti. Non facile questo match a 55% Medvedev 45% Lehecka.

Eubanks Vs Tsitsipas: Tsitsipas altro cavallino che sta correndo alla grande. Non mi dispiace nemmeno Eubanks. Quote dei b.m. troppo distanti fra i due. Non hanno valutato che Tsitsipas possa avere qualche passaggio a vuoto, come una pellicola che si strappa sul più bello. Io qui spero possa venirne fuori, ma è altro march che nasconde qualche insidia. L’altro è sciolto, non ha nulla da perdere e, Tsitsipas, può a tratti sentire pressioni. È un classico, purtroppo. Tsitsipas dovrebbe portarla a casa per come sta giocando qui, oggi. Fisicamente e mentalmente in forma. Gioca però poche variazioni e il rovescio rimane una falla nel gioco. Su erba non proprio a suo agio, ma battere Murray è un buon biglietto da visita. Diciamo che si può dare di poco favorito. 55% Tsitsipas Vs 45%. Eubanks

Buon proseguimento .

Piacentini Gianluca.
Postato il 10.7.23 alle ore 13,30

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