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Facciamo il ‘punto’ e traiamo spunto per non toppare più.

Ieri ho seguito attentamente i primi due set di Tsitsipas vs Sinner, mentre il terzo fino al  3 a 1 e  poi da 4-2 Sinner.

In un mondo sempre più devastato da guerre speculative e da intenzioni poco ortodosse, persone che vivono secondo l’etica della responsabilità come Sinner soffrono maggiormente. L’educazione, un ambiente che sin da piccolo ha insegnato i valori del rispetto e della lealtà, gli ha trasmesso il culto del vivere da persona corretta. Non si dà pace davanti ad un errore evidente di un arbitro in un momento cruciale del match. Il discorso è abbastanza semplice. I campi vanno coperti dalla tecnologia per non dover subire decisioni di questo tipo. Non so se avrebbe vinto il match anche da 4 a 1. Non lo so, non mi interessa, non è questo l’importante. Sinner ha qualche problema sulla terra e probabilmente era stanco per il cambio di superficie, arrivando da Miami e per il match di quarti con Rune. Anche in quel match, anche per quello, si devono sistemare alcune regole. Invece del punto di penalità a Rune, si dà il game. Non è che sei a casa tua con le palle al sole e vai a sederti in poltrona. Alla successiva protesta sei fuori. Tutto questo è grave. Ma Sinner non dà la stessa impressione di forza letale sulla terra rossa. Sulla terra il servizio va lavorato di più, tatticamente; qui sopra è più facile il break. Bisogna giocare più di cesello e tattica.
Molti insistono a dire che l’arbitro è buono, che non ci sono mai stati problemi, ma non è così. C’è il sospetto che in un mondo alla deriva, a pochi km in linea d’aria da una gabbia dorata come Montecarlo, dove ogni giorno muoiono innocenti nella crudeltà più cieca, il globo abbia ormai perso l’etica della responsabilità. Tutto gira intorno all’etica dell’intenzione psicotica:” lo facciamo o agiamo per un presunto bene comune(finzione), non ponderando nulla e, se le cose non vanno bene, ci si affida democristianamente nelle mani del Signore”. Non fa parte della cultura di Sinner questa modalità. Perciò io sono quasi sicuro che un errore così plateale potrebbe essere dettato financo da malafede. È troppo plateale. E poi sbagliano in due. Arbitro e giudice di linea???? Suvvia. Proprio per questo motivo Sinner deve rafforzarsi e anche con la minima impressione che fosse fuori, avrebbe dovuto fermare il gioco è chiedere il controllo. Avrebbe risolto. La grande educazione e il microcosmo sociale da cui proviene lo portano a non voler disturbare il manovratore. E quindi arriva a tenersi tutto dentro e qui sbaglia. Qui c’è l’errore di visione. Dopodiché Sinner deve imparare a farsi scivolare di dosso anche un errore così. Dopo l’errore era comunque salito 4 a 2 doveva chiuderla e invece ha somatizzato il tutto, creando dentro di sé un tumulto di emozioni che l’hanno portato lentamente a innervosirsi con i conseguenti crampi. Non possiamo sollevare Sinner (del tutto) dalla responsabilità, dal fatto che doveva fermare il gioco anche solo avendo un’impressione di palla sospetta. Capire il momento. Difendersi da un mondo dove c’è comunque una guerra sottile e invisibile anche nei microcosmi sociali sistemici.
E per quanto riguarda questa storia del sistema di controllo con il falco lo si metta subito. Per evitare fatti spiacevoli come questo. Dopodiché da domattina tornare a guardare a quello che c’è da fare nell’immediato. Le polemiche lunghe annoiano.

Buona continuazione, Piacentini Gianluca.

postato il 14-4-24 ore 15,00

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