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L’incertezza regna a Wimbledon. Un buon tabellone per un Berrettini on-fire. Nel caos di questi ultimi 24 mesi, ce la fanno solo quelli più stabili mentalmente. Lì, dovete cercare il vincitore.

Iniziamo ad analizzare come i giocatori più in evidenza, arrivano (o non partecipano) a questi Campionati su erba:

Nadal: in un 2022 difficile per tutti, Nadal si è infiltrato con intelligenza e si è preso tutto. Un po’ di fortuna, sì, e circostanze portate dal covid – che hanno cambiato lo scenario tipico -, gli hanno permesso di navigare come un ‘free rider’ tra disperati e giovinetti inquietati. Bravo lui.

Il maiorchino, ha fatto un miracolo nella prima parte del 2022. Finale in Australia totalmente contro pronostico. Si può dire che sia una delle rimonte più assurde tra quelle che io ho avuto la fortuna di vedere. Medvedev, è “matto”, sì, ma si trovava in una condizione molto positiva. Aveva arrestato il grande Slam a Djokovic, vincendo gli Us Open ‘21. Era parecchio in fiducia. Forse, in quel match, ha abusato di questa fiducia. Troppo. A tratti, provando delle soluzioni fuori fase e controllo. Quasi a voler scherzare Nadal agendo con sufficienza. Ha commesso qualche errore imperdonabile. Va così. Nadal soffre della sindrome di Müller-Weiss. Però gioca tre partite di seguito a Roland Garros correndo come un cavallo. Ha fatto alcune dichiarazioni ai giornali, dove si parla di infiltrazioni al nervo. ‘Addormentano’ il piede. Per curiosità ho chiesto a un conoscente che si occupa di questi tipi di questioni. Alla fine, un po’ come pensano in molti (al di là delle tifoserie a cui io non partecipo), si è giunti alla conclusione che questa questione non sia così grave come ci dicono. E che, non si possa giocare così a lungo coperto da infiltrazioni, se la cosa fosse molto grave. C’è la sindrome, ok, ed è sopportabile. Dopodiché Nadal che è ormai over 35, usa un po’ la questione per portare i suoi avversari in un dominio di incertezza anche sulle sue condizioni. Questo tipo di discorso va ad alterare un po’ le dinamiche dei match. Se uno entra in campo pensando che Nadal dopo varie dichiarazioni non sia al 100% e poi si trova davanti uno che resiste 4-5 set e corre parecchio, può rimanere un po’ destabilizzato (sono piccole dinamiche psicologiche che nel dominio covid, contano). Vedendo la fragilità di questi giovani, si può dedurre che non siamo lontani dalla realtà, nell’affermare questo. Dopodiché non si critica Nadal, fa bene a usare tutti i mezzi, tecnico- tattici, visto che non ha più 20 anni. Deve mettere sul piatto tutte le sue carte. E giocarsela. Se i giovani, si fanno impensierire o condizionare, la colpa è solo la loro. A Parigi, si è visto un Nadal non al meglio che è bastato per fare bau a tutti. Peccato il match con Zverev e il disastro dei legamenti. Nadal da mesi ha la sindrome di Müller-Weiss e 36 anni, ma ha due Slam in tasca. Alzi la mano chi si aspettava questo Cigno Nero. I complici di Nadal ci sono stati – sono giovani – e, inoltre, ci è voluta un po’ di fortuna. Dopodiché, Nadal è un fenomeno nel credere che non sia finita fino all’ultima goccia di sudore. In questo è il migliore. Quindi tanto di cappello. Giocatore che per testa e volontà è da prendere come esempio. Su erba sarà per lui un po’ più dura. Su erba ha sempre avuto bisogno di qualche giorno per abituarsi a rimbalzi, timing e per acquisire confidenza. Attenzione a sottovalutarlo, anche su erba. Se entra nella seconda settimana sarà rognoso per tutti. Qui ai Campionati manca da 3 anni, Nadal.

Medvedev (non parteciperà): escluso dai Campionati, per una decisione fuori controllo del comitato organizzatore (inibire la partecipazione agli atleti russi e bielorussi), seguita da altra decisione criminosa dell’Atp: non dare punti per il ranking, ai giocatori che partecipano. E’ un mondo difficile, felicità a momenti futuro incerto(cit.) .

Medvedev che ha perso due finali su erba nelle settimane precedenti, ha dato l’impressione di capirci qualcosa in più. Questi ultimi 10 mesi sono stati per il russo ricchi di emozioni. Ha bloccato il G.S. a Djokovic, vincendo il suo primo Slam. Ha perso una finale quasi vinta con Nadal nel primo slam della stagione 2022 (una gran mazzata questa). Poi la guerra in Ucraina e l’operazione chirurgica alla schiena. Dopodiché, il numero 1 al mondo, ottenuto dentro una dinamica particolare. Anche giocando poco. In una fase di profonda sofferenza psichica (la finale persa in Australia, l’operazione, la guerra), il paradosso di diventare numero 1 del mondo. E, non lo so, forse la pressione di dover dimostrare quanto vale, ora. Le pressioni in  un verso o in un altro a questi livelli ci sono sempre.  Una sciagura non poter difendere i risultati del 2021 qui a Wimbledon, per una decisione completamente fuori quadro di qualche burocrate.

Hurkacz: il giocatore polacco, è un grande battitore e si adatta perfettamente all’erba. Una semifinale a Wimbledon nel 2021. Ha appena vinto Halle battendo Kyrgios in semifinale. Una partita dove Nick ha servito 30 ace, non ha mai perso il servizio, ma ha finito per soccombere alla precisione e alla tigna del polacco. Una risposta sulla riga del polacco nel tie-break decisivo, ha finito per spostare l’ago della bilancia a suo favore. Giocatore che sta vivendo una buona stagione,  grazie anche a quello che io chiamo “l’effetto Iga”. Diciamo che i risultati della giocatrice polacca, tirano la volata a Hurkacz. Quando nel tuo paese hai atleta più forte di te, nel tuo stesso settore, sei più portato a voler far bene. Un po’, per bravura personale, un po’ per l’effetto Iga che tira su di molto il tennis polacco, Hurkacz vive un buon momento di forma. Qui ai Campionati sarà davvero pericoloso per chiunque (può anche ripetere il risultato dell’anno scorso e chissà mai). Così come Kyrgios, che può battere chiunque, in una situazione di erba fresca,  dentro ai primi turni.

Berrettini: il giocatore italiano, rientra dopo più di 2 mesi, e vince due tornei su erba (Stoccarda 250 e Queen’s 500). In un vecchio pezzo del 2021 scrissi: “ Berrettini potrebbe anche vincere uno Slam – non è così facile –, con maggior probabilità su una superficie come l’erba ”. Aggiunsi che, per vincere uno Slam su erba, la parte del rovescio andava rivisitata. Basta per battere i Kudla, Krajinovic, Otte o Murray (il meno facile), ma non i 2 o tre più forti. Rientrare dopo 3 mesi e vincere abbastanza agilmente due tornei è molto difficile. Seppur gli avversari non fossero tra i migliori, Matteo ha fatto due capolavori. Sorretto da un servizio e da un dritto sempre molto sicuri, ha migliorato qualcosa nella mobilità laterale e, sul lato del rovescio, è più regolare. Bisogna capire quando è pressato da giocatori come Djokovic o Nadal, non potendo sempre usare il back, potrebbe essere portato a qualche errore di troppo. Però ci hanno lavorato, lo trovo migliorato. Soprattutto quello col taglio sotto, su erba fa male. Anche la posizione in campo è spesso avanzata. Sembra più consapevole del suo corpo, ma ha anche più controllo della mente. I due tornei vinti sono una buona prova, ma bisogna testarlo ai Campionati in eventuali match dove c’è più pressione. Arriva ai Campionati, con una carica di munizioni più pesante rispetto al 2021. E’ pericoloso per chiunque. Può fare lo stesso risultato del 2021. Considerato che Djokovic ha un anno in più e non sembra al massimo, Berrettini non è secondo a nessuno qui sopra. Coi più forti è sempre una questione di posizione avanzata nel campo e di fare bene le 2 cose che sai fare meglio: servire e comandare col dritto.

Djokovic:  in un pezzo del 2021 avevo scritto che il Serbo avrebbe patito nel 2022, sia il GS saltato, sia la “super performance” fatta sulla questione vaccini. Diciamo che il covid ha sballato i piani a molti. Alcuni hanno sofferto particolarmente la ‘nuova gestione’. In generale, a tutti, ma di più a chi ha cercato di opporsi alla retorica dominante. E Djokovic si è scontrato col sistema. Inutile negare che abbia pagato a caro prezzo tutto: agli AO e anche a RS.  Quello che è successo nei quarti al Roland Garros con Nadal, un po’ conferma questa ipotesi (dopodiché probabile perdesse lo stesso con Nadal, visto il record del maiorchino a Parigi). Sembrava che non ci fossero problemi e che Djokovic non fosse intaccato da nulla in primavera, nel vederlo sgambettare nei primi turni a Parigi (dopo aver vinto il 1000 di Roma). In realtà la “super performance”sulla questione dei vaccini gli è costata qualcosina. Soprattutto perché la politica ha teso a polarizzare molto il discorso e si è generato parecchio caos (in generale in zona euro, di più in Italia). Nel match contro Nadal, Djokovic è stato fischiato pesantemente, ha giocato in un clima completamente ostile. Alcune cose non gliele hanno perdonate. Si è trovato 5 a 2 nel quarto è ha buttato via l’impossibile. Non era lui. Avevo scritto nell’ultimo pezzo:” Il tennis è sport silenzioso, ma il frastuono Parigino, a volte, è derivato verso l’imprevedibilità.” Dobbiamo capire match dopo match come si comporterà su una superficie come l’erba dove si trova a suo agio e dove ha vinto parecchio negli ultimi anni. E’ tra i favoriti. Ma la resistenza 20-20-20 sfasciata da Nadal in modo sorprendente e contro qualsiasi ipotesi di regolarità (causa anche del covid che ha rotto molti equilibri – negarlo è folle), lo ha messo un po’ in curva. Pensava di poter signoreggiare e andare avanti nel record Slam, ma Nadal lo ha completamente allontanato da quell’obiettivo. Diventa molto dura, ora. Anche per il ‘Goat dei Cervelli’. Una piccola cosa: Io considero il corpo una sistema perfetto, che ci è donato da Dio, sottoposto solo al diritto naturale. Quindi il corpo è sacro, sopra l’ordinamento giuridico e sopra la Costituzione. Nel caso di Djokovic, che è un salutista a 360° – ancora molto giovane –  con una cura maniacale e perfetta del suo corpo, la resistenza a questa cosa dei vaccini ci può stare. Dopodiché, siccome il mainstream, il pubblico, l’apparato mediatico, è a maggioranza contro questa ipotesi, io, fossi stato in Djokovic, non avrei forzato la questione australiana. Non sarei partito e avrei aspettato tempi migliori. Voler forzare un sistema ostile non fa che peggiorare le cose. Questa è opinione personale, di uno che non demonizza i vaccini, ed è per la libertà di ciascun individuo. Contro ogni forma di coercizione e autoritarismo. In uno sport di poco contatto come il tennis, non c’era bisogno di forzare tutti al vaccino. Parlo dei giocatori. La risultante è stata una stagione completamente falsata e dei down psichici enormi. Ma va così.

Alcaraz: dello spagnolo su erba non parla nessuno. E’ tutto da  testare, Alcarezza. Che sicuramente ha la mano per giocare bene su questa superficie. Non dimentichiamoci che ha 19 anni e una personalità fuori dal comune. Se supera agevolmente (?)i primi turni, potrebbe dire la sua. E’ presto per capire se può far bene. Non c’è storico. Ma in futuro, sicuramente ne vedremo delle belle.

Riepilogando, credo che il vincitore sia da ricercarsi tra questi. Djokovic leggermente favorito su Berrettini nelle quote. Di 1 punto massimo. Poi Nadal appena dietro a Berrettini. Potrebbe essere così: Djokovic 2,75. Berrettini 4,00 . Nadal 5,00; Hurkacz 6,50  Alcaraz 7,50. Auger -Aliassime 10,00 Kyrgios 12,00.  . Le quote dei bookies subiscono l’influenza della massa di scommesse sui singoli giocatori. In quel caso c’è anche quella variabile. Nessuno inventa delle cose a caso.

Proviamo ad analizzare il tabellone dall’alto in basso fino al potenziale terzo turno:

Djokovic, lo abbiamo detto, ha subito un po’ la questione del covid e di questo traffico infernale nel 2022. Potrebbe anche partire piano e rischiare qualcosa al secondo turno. Ma lo si può quasi certamente inserire al terzo turno.

Appena sotto c’è un Mio-Miao Kec-man che qui al massimo è arrivato al secondo turno (2019, 2021).  Non deve sottovalutare Millman al primo turno. Uno dei due al terzo contro Djokovic.

Nicolozzi Basilashvili, è uno che pesta duro, ma deve stare attento, perché in quella parte di tabellone c’è il vecchio Rosol (Nadal lo conosce bene – ci perse al 2 turno di Wimbledon 2012), che è caldo essendo qualificato. Su erba contro giocatori come Rosol, nei primi turni, bisogna stare in guardia.

Più in basso c’è Opelka che potrebbe avere qualche pensiero con il vincitore di ‘s-Hertogenbosch, Van Rijthoven. Parliamo sempre di primi turni che a volte sono difficoltosi. Di più, dopo 2 anni di patimenti.

Dovrebbe essere Opelka a sfidare Nicolozzi. Mah, difficile questo spot qui.

Sinner sta a zero partite vinte su erba ( 4 totali giocate in carriera). Però c’è sempre una prima volta. Da non sottovalutare il primo turno, dovrebbe farcela ad arrivare al terzo dove potrebbe trovare uno tra Isner o Murray. Un Murray ritrovato può dire la sua. Essendo, poi, a casa sua (ha vinto Wimbledon nel 2013 e nel 2016). Chiedere a Berrettini che lo ha incrociato poche settimane fa.

Otte, il tedesco dal servizio marionetta, è cresciuto tantissimo sulle superfici veloci e con quel servizio dovrebbe toccare il terzo turno. Attenzione al qualificato Harrison al secondo turno.

Alcaraz, dovrebbe essere il suo avversario al terzo turno. Esordio un po’ in bilico con Struff, il martellatore di Warstein può dire la sua a suon di servizi e dritti. Alcaraz dovrebbe far valere la sua maggior personalità. Ma se gioca bene, Struff potrebbe tirarlo un po’ matto.

Abbiamo poi un classico della terra rossa, traslato su erba. Ruud vs Ramos-Vinolas. Paradossalmente si adatta meglio R. Vinolas di Ruud su erba, ma è uno spicchio particolare questo. Humbert qui vanta gli ottavi nel 2019. Scivolato oltre la centesima posizione è quello che gioca meglio su erba. Quindi attenzione. Secondo turno incerto tra Ruud e Humbert. Chi vince dovrebbe incrociare il talentuoso ma discontinuo Goffin. Se sta bene e gioca come sa arriva al terzo turno.

Appena sotto, Tiafoe dovrebbe arrivare a incrociare Bublik o Carreno Busta. Spot bruttissimo. Non fa ridere e nemmeno spettacolo la sciaguratezza di Bublik. Un Kyrgios meno talentuoso che gioca al circo, ma ne azzecca poche. Una volta all’anno è in tiro, e può dire la sua. Vanta già un terzo turno nel 2021 a Wimbledon. Tra lui e il Leviatano Onnipotente Carreno, preferirei evadere altrove.

Cameron Norrie, dovrebbe arrivare al terzo turno contro il vincente tra Peniston e Dimitrov. Altro spot di sciagure e talenti smarriti nel buio neuronale.

Paul, servizio e dritto dentro una faccia “dammericano”, dopo un secondo turno ostico con il vincente di Mannarino e Purcell (maniaco del Serve & Volley), dovrebbe approdare al terzo. Se regge di testa, perché ogni tanto sparisce pure lui.

Avrà Hurkacz, uno dei favoriti ad arrivare in fondo.

Passiamo alla parte bassa, dove Berrettini ha pescato abbastanza bene. Poteva capitare con Djokovic o Nadal nei quarti, essendo la 8, ma è capitato nel quarto di Tsitsipas. Un po’ più agile. Berrettini che se sta bene, e non si ferma a causa di infortuni è fisso al terzo turno. Contro Brooksby o il vincente fra Kukushkin vs Bonzi. Aggiornamento. Berrettini ritirato per covid. Al terzo turno probabile ci vada il vincente di Garin – Ymer.

De Minaur deve controllare Draper, per accedere al terzo turno. Non sarà una passeggiata. Schwartzman, qui ha fatto due terzi turni. Dovrebbe toccare la mano a de Minaur al terzo turno. Dieghino è sempre sul pezzo.

Shapovalov, altro che fa girare le palle a vederlo, forse uscirà al primo turno, ma se lo supera, toccherà la mano al burocrate onnipotente Battistino. Battistino, vanta una semifinale nel 2019 a Church Road. Quando centrato e col mazzo in mano, toglie il fiato e ti rincoglionisce su misura, Battistino. Devi proprio passargli sopra e sfondarlo.

Krajinovic o Kyrgios. Se sta bene dopo il piccolo infortunio, dico Kyrgios. Kraijnovic ha la faccia da bravo ragazzo. Ha fatto una finale al Queen’s, sì, ma se Kyrgios è nel suo, dovrebbe andare lui a sfidare il vincente Tsitsipas vs Thompson.

Auger-Aliassime è tra i papabili per fare bene e andare avanti, ma deve fare attenzione al pratico del Serve & Volley, Cressy. Sock, qualificato al secondo turno potrebbe creare qualche apprensione.  Terzo turno con topolino Evans che qui vanta tre terzi turni (2016 , 2019, 2021).

Rune, il danese rissoso, converge a Fritz. Ma se Musetti ci mette più muso(difficile) allora potrebbe essere lui lo sfidante al terzo turno.

Aggiornamento. Cilicio che traballa sempre emotivamente si è ritirato (Covid). A questo punto, al terzo turno, dovrebbe arrivare il vincente tra McDonald e Gasquet (che giocheranno domani i loro match di primo turno). Terzo turno contro il vincente tra due cognomi difficili che somigliano a stringhe di codice binario. Van De Zandschulp o Ruusuvuori.

Sonego, se batte Kudla (non agevole) arriva a Nadal nell’ ultimo spot. Consiglierei, per i primi turni con Nadal, di riguardarsi gli highlights di Nadal vs Brown, Nadal vs Rosol e Nadal vs Darcis. Si possono ricavare spunti interessanti su come “non giocare” qui sopra con lo spagnolo. “Non giocare” nel vero senso della parola. Perché se “non si gioca” si può vincere. Occorre grande talento e senso del brivido.

Un’osservazione finale.

Erba(?). Una piccola precisazione è doverosa. Di questa cosa ormai se ne parla ciclicamente, ma tutto rimane fermo. I Campionati si giocano su due settimane. Essendo uno dei tornei del Grande Slam, non ci dovrebbero essere delle condizioni differenti. Da un po’ di anni si gioca su 15 giorni, ma con due condizioni differenti. Arrivati alle fine della prima settimana, il centrale sembra un campo di patate. Così, mentre nei primi turni, alcuni poco abili a giocare su erba, rischiano di uscire anche con dei grandi servitori o contro giocatori dotati di buona tecnica, superata la seconda settimana giocano su un campo molto deteriorato, pieno di crepe, e qualche volta arrivano in fondo. Anche questa, che può sembrare una provocazione, non lo è. E’ un dato di fatto, che è diventato normalità. Se ci pensate bene, e ci fossero più o meno le stesse condizioni per due settimane, probabilmente alcuni non avrebbero mai vinto. Così, come molti giocatori d’attacco (Sampras, Edberg, Becker etc) non hanno mai vinto a Parigi (non ci hanno nemmeno provato in molti). Una soluzione ci sarebbe, visto che siamo nel tempio del tennis, ma chi ci pensa? Nessuno!

Riepilogando il possibile terzo turno:

 

(1) N.Djokovic vs (25) M. Kecmanovic ( J. Millman)

(22) N. Basilashvili  vs (15) R. Opelka (Van Rijthoven)

(10) J. Sinner (S. Wawrinka) vs (20) J. Isner (A. Murray)

(32) O. Otte vs (5) C. Alcaraz (J .L Struff)

(3) C. Ruud (U. Humbert) vs D. Goffin

(16) F. Tiafoe vs (23) P. Carreno Busta (A. Bublik)

(9) C. Norrie vs (18) G. Dimitrov ( R. Peniston)

(30) T. Paul vs (7) H. Hurkacz

C . Garin vs (29) J. Brooksby (M. Kukushkin)

(19) A. de Minaur vs (12) D. Schwartzman

(13) D. Shapovalov vs (17) R. Bautista Agut

Kyrgios ((24) F. Krajinovic) vs (4) S. Tsitsipas (J Thompson)

(6) F. Auger Aliassime vs (28) D. Evans

(24) H. Rune  vs (11) T. Fritz (L. Musetti)

McDonald M. (R. Gasquet) vs (21) B. Van de Zandschulp

(27) L. Sonego (D. Kudla) vs (2) R. Nadal

 

A risentirci per gli ottavi.

Buon tennis e buon divertimento a tutti!

 

Piacentini G.

Postato il 24-6-22 alle ore 17,00

 

 

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