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Roland Garros: due italiani nei 16 a Parigi è risultato di prestigio. Team 1 a 1 senza caos e con stima reciproca, il meglio.

Eccoci qui, siamo arrivati agli ottavi nella parte alta e ai sedicesimi  – in corso – nella parte bassa del tabellone. Il 26-5-23 avevo fatto alcune riflessioni sul tabellone. Nella parte alta nessuna sorpresa rilevante. Più o meno sono arrivati i favoriti. Su Alcaraz avevo scritto: “passeggia fino agli ottavi”. Uno tra Shevchenko, Norrie o Musetti si era detto in ottavi aggancia Alcaraz. Tsitsipas si era messo lì come quinto favorito del torneo. Li doveva esserci Fognini, ma è uno dei tanti affondamenti al quinto set. Peccato. Poi Djokovic – se sta bene fisicamente, si era detto -,  fino alla semifinale. Ci siamo. In ottavi avrebbe dovuto affrontare Hurkacz che però è l’ennesimo affondamento al quinto con J.P. Varillas. Dopo aver visto i primi turni e le condizioni dei campi lentissime, insieme alle palline lentissime, ci sta che Hurkacz non propriamente uno da terra vada a casa al quinto con Varillas. Non è per nulla sorprendente.

Su Djokovic si era scritto possibile quarto di finale con Khachanov o Rublev (favorito numero 9 per me all’inizio). Ci sarà, invece, il vincente di Khachanov vs Sonego ad attenderlo. Il grande Sonego che si sta riprendendo sotto la guida del coriaceo e bravo Arbino. Complimenti a lui e Musetti. Grandiosi ad approfittare anche delle condizioni. Chi meglio si adatta, qui va avanti. Durissima nel ’23. Musetti in intervista a sportface dice testuali parole : “Le condizioni lente sono quelle che a me personalmente piacciono di più – ha proseguito Musetti –: credo di poter giocare un miglior tennis in condizioni come queste, anche se è ovvio che c’è un dispendio maggiore di energie fisiche, perché per chiudere uno scambio ci si mette di più. Sono sorpreso di aver retto bene il caldo anche perché ieri non mi sono nemmeno allenato e ho avuto una giornata veramente difficile: sono stato male tutto il giorno, ero debole, ho avuto mal di stomaco e ciò non mi ha permesso di idratarmi e mangiare come un’atleta dovrebbe fare prima di una partita di questo genere”, ancora: “le palline tendono ad usurarsi parecchio e tutti i match sono stati molto lottati”.

Tradotto: un giocatore dal talento di Musetti si trova bene con queste palle, che sono da spingere e da sentire. E’ chiaro che chi tocca meglio la palla – la sente meglio sulle corde – e la lavora di fino in queste condizioni può fare strada. Quindi, noi siamo felici, i rovesci a una mano di Musetti e Tsitsipas, sono meno circondati e pressati. E si fanno strada.

Però, se devo dire come la penso, non mi piace. Tante partite monocorde al quinto set, noiosissime. La logica di questi rallentamenti non è logica. Non si trova. Quindi pentitevi 😊. Nessuno prende la rete, il gioco è solo da fondo, molto faticoso. Sempre uguale. Uno spinge a fatica poi si stanca e prevale l’altro in un’ alternanza di set tutti uguali. Qualche presa della rete, sì, ma molti break. Un tennis che si femminilizza – diventa più sensibile a sorprese -, con palline “collettiviste”. Se perde qui, arriverà una spiegazione logica da parte del goat dei cervelli su questa storia.😊

Vavassori, di cui ho scritto, è arrivato stanco al secondo turno, dopo 3 turni di quali e la leggendaria partita contro Kecmanovic. Leggenda. Bravo Andrea! Unico match emozionante fino a qui. Lì, si sono visti pochi serve & volley. Qualcosa si è visto. Ma anche qui, si è visto che Vavassori al secondo turno contro Olivieri, ha rinunciato ad andare a rete anche se pagava. Un po’ la stanchezza delle quali e anche del doppio, che lui gioca. Ma anche qui, il servizio, con queste palline, non va: non è percentuale continuare a scendere. A un certo punto Vavassori ha urlato: “non ho forze”. E in altro frangente ha bofonchiato qualcosa sul fatto della spinta difficile.

Molti altri si sono lamentati delle palline: Medvedev, Rune e Paire tra i tanti. Chi ha personalità. Sì trovano dichiarazioni su vari siti on line. Insieme alla terra buttata più volte sul campo, tutto questo, crea un effetto particolare.

Sono avantaggiati un piccolo dominio di giocatori che toccano bene la pallina e poi chi ha forza sovrumana e tenuta fisica pazzesca. Più i secondi. Avete visto Djokovic per due turni (gli ultimi) imballato, con difficoltà a spingere, e al giro di boa difficile (il più difficile) con Fokina, parecchio in difficoltà. Se per caso va sotto di un set nel primo dopo 1 ora e 1/2 diventa pesante. Non dico per il match che avrebbe portato a casa (?), ma per il prosieguo del torneo. 2 ore e 50 per due set. Follia.

Attualmente, senza le partite di oggi 3-6-23 si sono giocati 104 match e 28 sono finiti al quinto, quasi il 27 %. Altri 4 si sono chiusi al quarto ma con la grossa possibilità di finirci al quinto. Quindi, comunque, è un dato. Conferma un po’ le parole di Musetti.

Nel 2022 dopo 104 partite il totale dei match finiti al 5° era 18/104 il 17%;

Nel 2021 dopo 104 partite il totale dei match finiti al 5 era 16/104 il 15%;

Nel 2020 dopo 104 partite il totale dei match finiti al 5 era  17/104 il 16%. (media su 3 anni del 16%)

Oggi siamo al 27%.

A me andrebbe anche bene, visto che uno come Musetti va avanti e anche Tsitsipas si trova bene.

Ma il torneo così ne risente dal punto di vista dello spettacolo e per il fatto che questi rallentamenti non giovano a un gioco tecnico a rete o alla presa della rete continua. Stancano solo i giocatori sul lungo nei vari turni. E peggiora.

Nella parte bassa del tabellone si era detto Rune contro Cerundolo in ottavi. E Ruud in ottavi contro Struff o Paul. Sostituiti da uno fra Jarry o Giron. Anche questi fisicati o comunque potenti.

L’unico spicchio di tabellone dove c’è stata qualche sorpresa è stato il quarto. Ma insomma, io avevo detto Sinner fino agli ottavi. Non pensavo di più (7° favorito del torneo, per me all’inizio). Contro Zverev. Grave perdere da Altmaier, ma con queste condizioni ci sta tutto. Sinner spinge di talento e è finito distrutto a furia di spingere senza molto senso. Non ha molto fisico per tenere botta col le palle sgonfie 3 su 5 sulla terra. Nessuna sorpresa grossa. Penso che dei 4 Slam sia quello dove ha meno possibilità di fare bene quello Parigino..

La vera sorpresa è Medvedev, che perde al primo turno contro Seyboth Wild. Questo è sorprendente. Perdere al primo turno. Ma se lo mettiamo sempre nel dominio di queste condizioni difficili il match poteva andare così. Comunque io lo avevo dato almeno ai quarti con qualsiasi condizione, quindi per me è una grossa sorpresa. Se poi, vogliamo analizzare la testa di Medvedev e la sua follia, è altro discorso. Diverso. Si era comunque scritto che a volte può sbroccare o non avere voglia di tenere in condizioni di vento fastidioso, sabbia che si alza, palline, campi etc… Dopo un po’ gli girano, tira 4 bastonate e va a casa di iniziativa. Non le manda a dire nemmeno in conferenza stampa. Per certi versi fa bene.

Cosa potrà succedere d’ora in avanti.

Nella parte alta credo Alcaraz in semifinale contro Djokovic. Sonego chiamato ad altra impresa con Khachanov. Ci può stare. Sembra appagato Sonego e un po’ stanco. Vediamo. I due italiani molto bravi a piazzarsi nei 16 di uno Slam. Risultato prestigioso. Mi piace il gioco di Musetti e vorrei poter dire che possa battere Alcaraz. Ma la vita è morte encefalitica, dolore e devastazione. Sicuramente può metterlo in difficoltà. Se la mummia Shapovalov è salito 4 a 1 rischiando di andare 1 set pari senza fare nulla (con 3 doppi falli nei suoi game al servizio), qualche possibilità Alcaraz la dà a tutti. Ma ogni partita è diversa e ogni giocatore diverso.

Musetti ha il gioco che può dare fastidio allo spagnolo. Rotazioni alte sopra la rete. Tagli in slice. Servizio vario. Smorze. E’ abbastanza completo. Deve stare dentro al campo e non avere timori. Chiaro che ci voglia la partita della vita. Mai dire mai.

Sotto, nella parte bassa, attendiamo la fine del terzo turno oggi per capire i semifinalisti.

 

I favoriti del torneo per me il 26-5-23 erano in ordine:

  • 1)Djokovic, 2) Alcaraz, 3) Medvedev 4) Rune 5) Tsitsipas 6) Ruud 7) Sinner 8) Zverev 9) Rublev.

Sono usciti il 7 e il  9. E il 3. Dei primi 6 solo Medvedev.

I b.m. davano Sinner quarto favorito e danno ora Alcaraz leggermente favorito su Djokovic che però è sceso. Io rimango così per ora. Nel ’23 forse è ancora di poco prevalente intelligenza tattica e esperienza, personalità. In questo Djokovic è il goat. Goat dei cervelli. Ma vedremo.

Buon proseguimento, Piacentini Gianluca.

Forza Musetti e Sonego.

Postato alle 13,40 del 3-6-23

Aggiornamento:

Semifinale possibile parte bassa:

Nella parte bassa del tabellone possibile semifinale tra Zverev e Rune. Ma occhio agli argentini. Postato alle 22.50 del 4-6-23

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