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US OPEN ’23, quarti di finale. Djokovic avanza agile. Alcaraz un rullo. Medvedev un muro. Sinner spaesato.

Eccoci arrivati ai quarti di finale di questo US OPEN 2023.

Si erano pronosticate le 8 partite di quarti: ne sono saltate 2 su 8. Prese il 75%. Paul ha perso da Shelton e ci sta. E Sinner ha perso da Zverev. Su Sinner si era scritto: partita ostica e difficile (io pensavo a un quinto o comunque a set tirati e a una partita lunga). Si era già scritto di qualche incertezza con Wawrinka nel titolo del precedente pezzo. Non convinceva dal punto di vista nervoso, Sinner. Onestamente, la prestazione di Sinner è parecchio deludente. Zverev, sta risalendo, ma non è più quello di una volta. Un match di tensione e paura da ambo i lati. Si era scritto su Sinner di problemi di tenuta psico-fisica in Slam come questi così duri. Crampi a 2 ore e 20. Crampi probabilmente di origine emotiva. Un Sinner però lento in uscita dal servizio e negli spostamenti laterali. I problemi sono anche a livello di paure e ansie per il fardello di pressioni che si porta addosso. Sinner ha subito una grande involuzione nel gioco. O meglio, aveva una sua personalità e un suo gioco che era di pressione grande da fondocampo. A mio modesto parere i cantieri andrebbero chiusi. Nel senso che bisogna dare fiducia a Sinner su quello che sa fare meglio. Innestare qualcosa, ma non forzare al cambiamento tattico sul breve. Se è uno che spinge molto da fondo e gioca in pressione, deve stare sulla riga di fondo e pressare facendo correre l’avversario, poi lentamente scendere a rete. Ieri si è visto un Sinner indietro di metri in risposta. Mai in posizione. Poco a rete. Le smorzate fatte in momenti sballati. Poca spinta. Una confusione totale. Sinner non sa più chi è dal punto di vista del tennis da traslare sul campo. E 3 su 5 bisogna lavorare sulla tenuta mentale e fisica. Questa è la realtà.

Dopodiché, il team di Sinner si era posto l’obiettivo di arrivare nei primi 8 della Race per poter entrare al Masters di Torino a fine anno. Quindi obiettivo raggiunto. In Italia non si è mai visto un giocatore così forte a quell’età. Credo che lui dopo una sconfitta così, si rimetta a lavorare di più e con più tigna. Ma attenzione a lasciar libero il giocatore di pensare con la propria testa e di poter scegliere le strategie e sbagliare anche da solo.

Vediamo cosa succederà nei quarti di finale parte alta:

Alcaraz (1) vs Zverev: Alcaraz ha intensità altissima e corre molto veloce per uno Zverev di questo tipo. Copre il campo in maniera irreale, Alcaraz. Poi, non sembra il miglior Zverev questo, e arriva da 4 ore e 41 di battaglia con Sinner negli ottavi. Però i precedenti sono 3 a 2 Zverev, che in ogni caso non va sottovalutato. Perché comunque se prende ritmo col servizio e calibra bene il gioco da fondo, non è facilissimo sfondarlo. Penso che Alcaraz arrivi qui in condizioni ottimali, anche se qualche passaggio a vuoto lo ha palesato è normalmente favorito. Alcaraz in semifinale.

Medvedev D. (3) vs Rublev (8)*: ecco i due russi che si sono affrontati 5 volte. Due volte qui agli US Open nel 2020 e nel 2021 . 3 set a 0 Medvedev entrambe le volte. Medvedev, quando entra in modalità muro, diventa quasi ingestibile. Si sistema il ciuffo e poi tira 4 bastonate nei 7 del campo. Trova degli angoli impensabili e ha una profondità di palla che ti toglie la voglia. Non è il miglior Medvedev e infatti può rischiare qualcosina contro questo Rublev. Un Rublev discreto contro Draper. Dovrà alzare un po’ la voce in questo match se vuole starci dentro. Ha qualcosa in più Medvedev in partite di un certo rilievo e dico Medvedev. Seppur con qualche incertezza. Sul lungo anche in 5 set. Medvedev in semifinale. Era il mio terzo favorito all’inizio. Dopo Djoko e Alcaraz.

Parte bassa:

Tiafoe (10) vs B Shelton*: Tiafoe ha avuto la meglio su Hijikata in virtù di una pesantezza di colpi e di un talento nettamente superiore rispetto al pur bravo australiano. Dopo un primo set tirato e nervoso fino al 4 pari, Tiafoe gli ha preso le misure e non c’è più stata partita. Un Tiafoe che ha fatto 15 ace e ottenuto l’83% di punti quando ha messo la prima. Di Benny vi avevo già accennato. E’ un giocatore di puro istinto che basa il suo gioco sul servizio e il primo colpo dritto, ma sa anche attaccare la rete con ganci precisi e tagli sotto. E’ sempre in agitazione psicomotoria. Anche in risposta tende ad avere una posizione avanzata e in pressione. Insomma non ti dà respiro. Ha i passaggi a vuoto del giocatore acerbo, di 20 anni, e quindi rischia di regalare 1 set in 25 minuti. Ma può far paura per lunghi tratti. La palla di Tiafoe è diversa e meno pulita di quella di Paul. Può togliere ritmo e imbrigliare il gioco di Benny. Tiafoe è altro giocatore di pressione che non ti dà mai una palla uguale. Non ci sono precedenti tra i due. Bisogna capire se Tiafoe risponderà al servizio velenoso di Shelton trovando la giusta posizione e il giusto timing e se riuscirà a contenere la violenza dei primi set a freddo senza farlo scaldare troppo col rischio che scappi un po’ via. Sin qui, Tiafoe, nei 4 match disputati quando mette la prima (55,75% delle volte) in campo ottiene l’83,5% dei punti di media. Contro il 75% circa di Shelton nei 4 match(che mette la prima il. 67,75% delle volte in media nei 4 match). 11,25 ace in media nei 4 match per Tiafoe. E 15 ace in media a match per Shelton. La risultante è 46 punti di Tiafoe con la prima in media vs 50 di Shelton nei 4 match. E’ in lieve vantaggio Shelton che fa del servizio la sua arma principale. Con quello inizia a giocare e si assicura il comando delle operazioni. Se Tiafoe alza un po’ la percentuale di prime e, insieme, trova la quadra per rispondere a Shelton, potrà giocare una partita fatta di variazioni, portata sul piano inclinato del gioco sporco uscendo dal dominio del gioco violento e asfissiante. Quando si gioca ad altezza vita senza palle sopra la testa, Tiafoe ha più variazioni, è più talentuoso ed ha più scelte per chiudere i punti. Quindi una volta che la palla è rimandata oltre il “confine”. Li sta la chiave del match. Servendo anche prime lavorate sul rovescio di Shelton gli può togliere un po’ di fiducia in risposta. Credo che, però, in casi come questi, non sia una questione di mera interpretazione di numeri, ma sia una questione che ha anche a che vedere col contesto. L’America, la pressione di una prima semifinale per Shelton, l’esperienza di Tiafoe (anche Tiafoe qui deve difendere i punti di una semifinale nel 2022 – Perse al quinto con Alcaraz). Un quadro di emozioni da tenere sotto controllo. A volte, a 20 anni, puoi perde il controllo. Paul è sembrato un po’ remissivo e spaesato davanti al gioco in pressione di Shelton. Credo che Tiafoe sia meno piegato a dinamiche di questo tipo. Più reattivo e più abituato a match disordinati col pubblico che si esalta e rende il match caotico. La partita è ancora tutta mentale, qui. E le partite con tanto pathos e tanti significati da traslare nel futuro, sono indipendenti rispetto alla visuale che uno può avere dall’esterno. Questi eventi, agiscono anche sulle quote, sottovalutando magari il giocatore più ‘sprovveduto’.  Insomma io penso a una partita carica di significati per l’America sportiva e per i due contendenti. Quindi una certa quota d’incertezza c’è, anche se il favorito è chiaramente il giocatore più divertente tra quelli rimasti. Tiafoe.

 

Djokovic (2) vs Fritz (9): Djokovic continua la sua scalata verso la finale. Ora ha intorno i 3 americani con un Fritz che mediamente serve il 55% di prime e ottiene nei 4 match l’84 % di punti con la prima in campo. Ha piantato 11,75 ace a match. Djokovic mette il 63,75 % di prime in media a match e fa il 78% di punti con la prima. Con Gojo, l’88% di punti con la prima. 8,75 di ace in media a match per il serbo. Abbiamo però precisato che il servizio del serbo è tattico. Serve per mettere in difficoltà l’avversario a seconda di dove si piazza in risposta. E’ lento, ma piazzato. E’ vario. E focale e subdolo. Sulla percentuale di punti vinti col servizio Djokovic dal primo turno ha una serie di 71%-77%-77%-88%. Migliora col passare dei turni. Alcuni dati statistici scorporati e rilevati fanno intendere che Djokovic si preservi per gli ultimi match più duri. Gioca 3 partite (così come nella stessa partita può giocare anche solo 3 set sotto di due – 64641616). Per lui il circo inizia ora. Gli incontri diretti fra i due sono 7-0 a favore di Djokovic (3 su terra e 4 su cemento). 3 su 5 si sono incontrati una sola volta agli Australian Open nel 2021 e  vinse Djokovic al quinto (ma Djokovic si trascinò un piccolo strappo addominale durante il torneo. Fritz, in quell’occasione, dichiarò:” Se l’infortunio fosse stato grave, Djokovic non avrebbe continuato a giocare”. Un po’ di sconforto per il giocatore americano) . Quella volta Fritz recuperò da 2 set sotto. Poi, Djokovic, al quinto è un cecchino e vinse 62. Ma non si sono mai incontrati in un contesto così importante per Fritz. Contesto di pregio per lui che gioca nel suo paese. E ha una semifinale Slam che può sembrare vicina. Non credo abbia nulla da perdere. A livello Slam ha fatto un quarto di finale a Wimbledon e ora i quarti qui per la prima volta. Partita che all’apparenza sembra chiusa a favore del serbo, ma che può nascondere delle insidie. Non tanto per il gioco o il servizio di Fritz, che Djokovic magari riesce a leggere meglio di quanto faccia Fritz col suo, ma per una questione di contesto. Questi sono match di contesto. Questo è un torneo pesante, gioca con uno di casa e ha ormai 36 anni. Ha fallito il Grande Slam e anche se non sembra, un po’ di tensione positiva e adrenalina è evaporata. La finale con Alcaraz a Wimbledon qualche scoria l’ha lasciata anche in uno come Djokovic. Nonostante la finale di Cincinnati. Tutto il mondo ha visto che pure lui gioca male quando la posta è alta. Quindi, per una serie di fattori dico che è ancora favorito Djokovic, ma Fritz la può tirare lunga, oltre il terzo set. Dopodiché il serbo rimane sempre favorito a livello di quarti slam, ma credo ridimensionato nell’animo di molti che lo affrontano.

I due match asteriscati è probabile siano i più equilibrati.

A risentirci.

Piacentini Gianluca.

Postato alle 16,00 del 5-9-23

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