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WIMBLEDON: Djoko salirà a ¾ di Slam o succede qualcosa?

Campo centrale di Wimbledon. Finale 2019, Djokovic vs Federer. 8-7 al quinto, serve Federer. 15 pari. Federer piazza 2 ace come se avesse davanti Bautista Agut e va a due match point.
Improvvisamente si spegne la lampadina. Federer si libera in modo scomposto di una risposta sul suo dritto; attacca senza protezione e si fa infilzare sulla destra; gioca troppo difensivo e da 3 metri fuori campo affossa un secondo dritto in rete; affossa un terzo dritto in rete su una palla giocabile e si fa brekkare.
Alla fine del match (perso) Federer avrà fatto 14 punti in più dell’avversario, avrà vinto una percentuale di punti maggiore sia con la prima che con la seconda (79% a 74% con la prima e 51% a 47 % con la seconda). Avrà piazzato 25 ace a 10. I break saranno 7 a 3 da parte di Federer. 94 vincenti e 62 non forzati per lo svizzero. 54 vincenti e 52 per il serbo. Nei tie-break il serbo ha fatto 21 punti contro i 12 di Federer. Il dato brutale saranno gli 11 gratuiti a 0 nei tie-break , tutto a favore del serbo. 54% di palle break trasformate da Federer (8 su 13) contro 38 % del Serbo (3 su 7).
Insomma il serbo gioca meglio quando conta e quando si trova contro un muro con una Colt puntata alla tempia.
Quando le partite vanno sul filo, al quinto, alla volata, Federer nel corso di una carriera fuori dal comune, è risultato poco incisivo.
Si può affermare che uno sia il Goat della tecnica e del gioco in controtempo e l’altro il Goat dei cervelli (per freddezza nel giocare i punti importanti e per tenuta mentale). Non potendoci essere un Goat globale, ognuno è Goat in un settore.
Nel 2020 i campi di Church Road rimangono illibati causa covid.
Fra qualche ora, domani, Lunedì 28 giugno inizia Wimbledon.
Federer ha due anni in più rispetto a quella Domenica di Luglio 2019 (sfiora i 40) e un Djokovic 34 enne rincorre il sogno del Grande Slam (i 4 Major nello stesso anno). Il tempo si è fermato e i due hanno vissuto la pandemia in maniera diversa: uno sotto i ferri per le ginocchia e l’altro dopo aver perso due Slam nel finale del 2020, si è ripresentato allo start del 2021 come un uomo nuovo. Il capolavoro di Parigi è qualcosa di irreale. Certo, si è materializzato per una serie di coincidenze. Le due più importanti: un Nadal non al meglio della condizione dal punto di vista della tenuta e dei giovani non ancora pronti. Comunque capolavoro tecnico-tattico senza scuse. Più tattico che tecnico.
Church Road , Wimbledon, anno 2021.
Srotolando il pergamino dall’alto in basso, a prima vista, si è portati a prevedere un Djokovic indisturbato fino alla semifinale.
Draper, primo turno scontato?
In un match di tennis, tutto o quasi si risolve nella capacità di un giocatore di instillare nell’avversario delle preoccupazioni tali da portarlo in un dominio di incertezza. E’ successo qualcosa di simile con Berrettini a Parigi (vs Djoko).
La corazza del serbo dopo la vittoria a Parigi non sembra scalfibile. Arriva al match con il mancino diciannovenne di Sutton, con un’incrollabile fiducia. Può permettersi financo di elìdere le probabilità condizionate della statistica Bayesiana.
Nel 2020 Nadal e Djokovic sono risultati i migliori ribattitori. E si sa, sull’erba di Wimbledon servire bene è fondamentale, ma una risposta continua e profonda tende a togliere sicurezze al servizio avversario.
Tornando a Draper, un primo turno che può sembrare agile, se affrontato con l’umiltà giusta. La sicurezza incrollabile non deve ammantare lo spirito umile col rischio di sfociare in supponenza. Djokovic arriva in fondo se non cade in qualche tribolazione interna o in accessi di nervosismo.
I primi turni a Wimbledon vanno affrontati con molta concentrazione. Abbiamo visto negli anni scorsi qualche sorpresa inaspettata.
Al secondo turno, Djoko dovrebbe trovarsi altro giocatore che arriva da operazione al ginocchio, ed è stato fermo un po’ di mesi. Kevin Anderson. Categoria bombardieri, nel 2018 accede alla finale di Wimbledon perdendola da Djokovic. Nello stesso anno mette a segno 1082 ace in 66 match. Anderson un po’ fragile fisicamente, ha avuto una carriera condizionata da una serie di infortuni al ginocchio sinistro, alla spalla destra, all’inguine, alla coscia e alla caviglia tra il 2016 e il 2017.
Possibile secondo turno con qualche piccolo problema per Djokovic che dovrebbe essere il primo a posizionarsi agli ottavi.
Appena sotto, troviamo un italiano. Travaglia. Stretto fra Garin e il circense parigino – più artista di strada che tennista -, Monfils. Nel 2021 Monfils non pervenuto. Perde da 2 italiani: con Berrettini all’Atp Cup e con Sonego a Roma. Sembra bollito. Qui però è la tds numero 13. Occasione per un Travaglia che con la combinazione servizio-dritto può dire la sua. Se mantiene alta la concentrazione potrebbe arrivare al terzo turno.
Appena sopra un Garin terraiolo. In carriera non risultano risultati eclatanti per Garin su erba. 3 Primi turni negli ultimi anni a Wimbledon. Sembra un Garin più in fiducia quello che si presenta ai nastri oggi rispetto al passato.
Io potrei pronosticare un Garin vs Travaglia per arrivare agli ottavi con Djokovic.
Scendendo di un filo, troviamo Dieghino Schwartzman, fra i primi 4 migliori risponditori nel 2020. Si troverà al primo turno Paire, folle barbuto di Avignone. Francese istrionico, dal rovescio divino. Ha in comune il nome (Benoît) con il genio dei frattali, Mandelbrot. Anche il cervello di Paire pare frattale, nel senso che non esce mai dai suoi schemi fatti di umoralità e masochismo. Qui ha fatto gli ottavi in passato. Negli ultimi tempi si è fatto notare per dichiarazioni e tweet che potenzialmente potrebbero far resuscitare Freud. Si accettano scommesse.
In questo spicchio di tabellone c’è anche Sinner. Un po’ smottante alle prime uscite sui prati. Il randellatore della Val Fiscalina, è in una fase dove sta cercando di calibrare e limare qualche aspetto del gioco. In una fase sperimentale come questa, può perdere – vincere ma è importante far propria l’esperienza. Provare a variare il gioco e vedere l’effetto che fa. Live. Senza timori.
Primo turno ostico contro Fucsovics. Nemmeno Vesely è roba agilmente digeribile in un picnìc sui prati.
Diciamo che Schwartzman è lì da vedere. Solido e concreto col la risposta pronta. Il terzo probabile ad allinearsi agli ottavi.
Insieme a Dieghino dovrebbe arrivare il russo Rublev (che sui prati non gioca benissimo). Ma può far valere potenza e esperienza. Se Fognini troverà un po’ di voglia e di spirito potrà fare qualche resistenza al terzo turno.
Il secondo spicchio di tabellone vede alla testa della corsa il greco Tsitsipas recente finalista a Parigi. Dovrebbe salire fino agli ottavi. Meno randellatori e più tennis bellezza, per farci tutti felici.
Tsitsipas che, forse, deve ancora metabolizzare la delusione della finale a Parigi con Djokovic.
In quello spicchio di tabellone troviamo, appena sotto, appartati, Topolino Evans, tecnico del Serve & Volley e delle mezze volate in controtempo, a suo agio sui prati casalinghi. Poi, De Minaur, che deve uscire da un primo turno ostico contro il figlio del talentuoso Petr ‘Snoopy’ Korda. Sebastian.
De Minaur è quello che gioca meglio di tutti e tre. Chi esce dal match tra De Minaur e Korda arriva a sfidare Tsitsipas per un posto nei quarti.
Arriviamo a una parte di tabellone ostica, dove troviamo Shapovalov e Battistino Angusto. Più esperto di tutti, il burocrate che spacca il capello in 5; il preciso al millimetro. Battistino, che non lascia nessuno spazio ad immaginari scenari diversi da un ping pong chirurgico e frantumante. Sono quei giocatori che ti rimangono legati dietro con la fascia elastica e non ti lasciano fare. Il Laissez Faire vs Il Leviatano Onnipotente.
Lì c’è anche Opelka. Il gigante di St.Joseph dovrà servire come se non ci fosse un domani per avere la meglio sul burocrate di Castellón de la Plana.
Appena sotto, troviamo uno spicchio di tabellone insondabile. La matematica del caos non basta per sbrogliare la matassa. Shapovalov, diventerà grande e si prenderà le sue responsabilità? Basilashvili avrà la tigna giusta, spinto anche dagli alimenti che deve pagare alla moglie, per emergere in uno spot insondabile? Rinderknech uscirà allo scoperto dopo anni di dannazione e impotenza nei challenger? Userà l’arma delle variazioni sul servizio e dei tagli per ritagliarsi un posto al sole?
Herbert, si scioglierà come al solito dentro un buio neuronale, spegnendosi in una corsa controvento?
Alla fine prevarrà Shapovalov. Di Murray non si parla, ma fate tutti attenzione. Ora con l’anca bionica, sui suoi prati, può ancora dire la sua.
Eccoci arrivati alla parte bassa del tabellone. Alla guida, in alto, c’è Berrettini. Un Italiano vero. Matteo ‘Green Beret’ Berrettini ha una grande arma nel servizio e nel dritto. Su erba è fondamentale prendere l’iniziativa e tenere anche dalla parte del rovescio dove Matteo è migliorato. Il tabellone è abbastanza buono. C’è John ‘Candila’ Isner al terzo turno. Credo che Matteo abbia la maturità e le qualità per venirne a capo. Deve mettere in preventivo anche una partita oltre i 3 set, lunga, ma non deve scoraggiarsi. Dico Matteo.
Aslan Karatsev, alle volte finisce al buio. Anche lui ha dei momenti un po’ così. Tutti quelli che riflettono sui massimi sistemi e si pongono problemi sul significato della vita, non sono completamente liberi per giocare una partita serena e normale. Hanno le carte in regola per sfondare, ma qualche pensiero che li segue. Come quei pesci pilota opportunisti, il pensiero sta dentro l’oceano, ti segue, e non si può bloccare. Cantava Dalla in altre epoche. Aslan lo metterei là con Berrettini. Ma deve fare i conti con Ruud. Prevale, forse, Karatsev.
Interessante il successivo spicchio di tabellone. Qui ci sono Auger-Aliassime e Kyrgios vs Humbert.
Un Kyrgios che si presenta dopo mesi di sosta, è incognita pesante. Humbert parte favorito (?), ma che ne sappiamo noi della follia. E di cosa può accadere se Kyrgios ha voglia di giocare. Se si muove da così lontano non credo lo faccia per 4 soldi. Ci crede, forse. Ma, manca la confidenza e forse il fondo per andare oltre 3 turni. Il primo è già durissimo.
Auger-Aliassime dovrebbe arrivare a sfidare al terzo turno il vincente di Kyrgios vs Humbert. Il problema di Kyrgios è l’assenza prolungata. Forse è venuto più che per vincere, perché gli manca il pubblico e il fatto di sentirsi ammirato e applaudito. E’ più una questione narcisistica che altro. Ma i folli vanno attenzionati.
Kyrgios, per la cronaca, è 2 a 0 nei diretti con Djokovic. Se fosse al posto di Anderson, lo scenario si faceva più interessante. Lì, pare più una zona di tabellone che può annoiarlo. Perché, per ora, Kyrgios pare più uno a cui interessa raccontare di singole imprese contro i big, piuttosto che andare in fondo e completare l’opera.
Sotto c’è il tedesco Zverev, che sembra maturo per creare qualche problema ai più grandi.
Se concentrato, lo spilungone tedesco arriverà agli ottavi. Presumibilmente contro il vincente Di Auger- Aliassime e uno tra Humbert e Kyrgios. Dico appena appena favorito Auger- Aliassime. Ma quella di terzo turno è una partita tutta da giocare.
Federer , il Re, può perdere da Mannarino al primo turno di Wimbledon? Non penso con Mannarino, penso un po’ più avanti.
A questo punto della vicenda, a 40 anni, non si sa come possa trovare motivazioni e continuità (anche dentro a un singolo match – poi 3 su 5). Ogni vittoria è un miracolo che viene concesso a noi tutti, per continuare a pagare per del cinema di qualità.
Questo spot di ottavi è difficile. C’è anche Krajinovic.
Norrie contro uno tra Sonego e Carreno Busta (altro burocrate amico di Battistino) .
Un nota di merito per Sonego. Cambiano le superfici ma l’adattamento, la lotta e la tigna sono sempre quelle di un grande combattente. Onore a Sonego per la voglia di crederci sempre. Tutti questi giocatori li abbiamo ammirati 2 su 3 e ora vogliamo vederli crescere nel 3 su 5 che, come sappiamo, è altro sport. Bravo Sonny.
Musetti può battere Hurkacz? Sì, anche lui deve adattarsi all’erba e alla gestione del 3 su 5. Ai primi turni di Parigi si è ben comportato. Hurkacz non sembra molto centrato (ma non è facile – non sappiamo come Musetti si presenti allo start verde). Possibile ottavo Musetti vs Medvedev. Ma attenzione a Bublik. Potrebbe rovinare la festa a tutti. Un altro folle in libertà.

Riepiloghiamo la situazione con i possibili ottavi di finale:

Djokovic vs (Vincente Travaglia vs Garin) Garin appena favorito.
Schwartzman vs Rublev (Fognini c’è ancora?)
Tsitsipas vs (De Minaur o Korda)
Shapovalov vs Bautista Agut (Opelka??)
Berrettini vs Karatsev (Ruud?)
Auger-Aliassime (Humbert vs Kyrgios(?)) vs Zverev
Federer vs (Sonego o Carreno)
Musetti(gli voglio dare fiducia – anche se è dura) vs Medvedev

Buona visione e ci risentiamo Domenica 4 Luglio, per parlare della seconda settimana.

Piacentini G.

Postato il 27-6-21 alle ore 16,10

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